È arrivata la decisione del Governo e della Lega Calcio su Juventus-Inter, big match della 26esima giornata di Serie A. Ecco i possibili scenari
Nei giorni scorsi era stato stabilito che la sfida scudetto tra bianconeri e nerazzurri si giocasse a porte chiuse a causa del Coronavirus. Una decisione quasi inevitabile visto che i principali focolai sono stati rilevati nella parte settentrionale dell’Italia.
Si era parlato anche della possibile trasmissione in chiaro della partita, ma poi per motivi burocratici il tutto è naufragato, generando ancor più malcontento tra i tifosi, soprattutto quelli che avevano acquistato un biglietto per assistere all’incontro che era in programma domenica 1 marzo alle ore 20:45 all’Allianz Stadium.
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Juventus-Inter: cosa potrebbe succedere
Consentire lo svolgimento di un evento così importante senza la presenza di spettatori sugli spalti però avrebbe rappresentato un bel danno d’immagine. Erano circa 170 i paesi in cui doveva essere trasmessa la gara e vederla senza pubblico sarebbe stato oggettivamente meno attraente. Per questo, dopo il responso della commissione scientifica e delle regioni, la Lega Calcio e il Governo hanno optato per il rinvio. Un posticipo che per forza di cose avrà degli effetti deleteri sulla calendario visto che Juventus ed Inter sono ancora impegnate su tre fronti. Spostate anche Milan-Genoa, Udinese-Fiorentina, Parma-Spal e Sassuolo-Brescia.
Al momento la data fissata per il recupero delle suddette partite è il 13 maggio con la finale di Coppa Italia che slitta di conseguenza al 20 maggio. Una situazione davvero assurda, soprattutto per l’Inter, che deve recuperare anche il confronto con la Sampdoria. Qualora (come ci si augura) i meneghini riescano ad arrivare in fondo in Europa League, sarà difficile incastrare anche questo impegno. Insomma, gli effetti collaterali del coronavirus si stanno facendo sentire e stanno avendo delle ripercussioni assurde sul calcio, che nel Bel Paese è da sempre uno dei motori trainanti. Campionato falsato? Chi può dirlo, in questo momento la priorità è tutelare i tifosi, che quando il caso sarà rientrato potranno assistere tranquillamente ai match delle proprie squadre del cuore.