Togliere le scarpe prima di entrare in casa è utile? La sorprendente scoperta

Togliersi le scarpe prima di entrare in casa è una buona abitudine per la nostra salute?

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Scarpe (jarmoluk, Pixabay)

Da una parte abbiamo le persone che di norma si tolgono le scarpe prima di entrare in casa per una questione di igiene, dall’altra persone più moderate che continuano a tenerle. Il timore, ovviamente, è quello di trasportare nell’abitazione colonie di batteri che si annidano sotto le suole delle scarpe. Con tutte le nefaste conseguenze del caso.

Cominciamo a vedere i vantaggi del lasciare le proprie scarpe fuori dalla porta. Poiché sotto la suola si deposita un gran numero di sporcizia, innanzitutto è utile per la pulizia dei pavimenti della casa, molto banalmente. Inoltre, è un gesto rilassante e liberatorio potersi liberare dalle scarpe dopo una intensa giornata di lavoro o dopo una lunga camminata, dando al piede la necessaria libertà, aiutando i suoi muscoli a restare in forma.

Come potevamo immaginare, però, camminando all’esterno un gran numero di batteri, sostanze tossiche come erbicidi o inquinanti possono trovarsi nella parte inferiore delle nostre calzature. Jonathan Sexton, microbiologo ambientale dell’Università dell’Arizona, ha puntualizzato: “Ogni scarpa mediamente ospita decine di migliaia di batteri per centimetro quadrato. Più o meno in qualsiasi posto andiamo, ne raccogliamo a ogni passo”. Queste le sue parole, a prima vista non tanto rassicuranti, ma del tutto plausibile, considerando che i batteri sono ovunque: nell’aria, sui materiali, nei capelli, sulla pelle… E non tutti sono nocivi. Viviamo, infatti, in quella che è stata definita la “zuppa batterica”.

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Ecco quali sono i batteri presenti sotto le scarpe. Dobbiamo stare tranquilli? Il parere del microbiologo
Campylobacter
Immagine al microscopio del batterio Campylobacter (foto wikipedia)

Quali sono le comunità batteriche che vivono sotto la suola delle nostre calzature? Alcuni studi hanno riscontrato la presenza di batteri fecali, nelle scarpe esaminate, come l’Escherichia coli. Un batterio che in alcuni casi potrebbe causare infezioni al tratto urinario, diarrea grave e addirittura la meningite. Altre ricerche, invece, hanno dimostrato la presenza dello Staphylococcus aureus, un disagevole batterio in grado di causare infezioni alla pelle, al cuore e al sangue.

A leggere queste cose ci sarebbe da essere preoccupati. Il sopracitato microbiologo Jonathan Sexton e altri esperti sostengono che bisogna esserlo, ma con moderazione. In primis, perché la quantità di germi è insufficiente per mettere a repentaglio la salute. “Per un individuo sano, i batteri sulle scarpe probabilmente rappresentano un rischio nullo o minimo” ha chiarito il Professore all’Università di Houston College of Pharmacy, Kevin Garey.

A fare la differenza, per il microbiologo, è l’esposizione:”Se non entri a contatto con una sostanza nociva, non puoi ammalarti”. Il rischio maggiore resta a terra, ha concluso: “Sarei più preoccupato per un bambino che striscia sul pavimento. Per un adulto sano, non dovrebbe essere un problema”.

In definitiva, le persone immunodepresse sono quelle più a rischio di infezioni, avendo delle difese immunitarie deboli. Per cui, lasciare le scarpe fuori prima di entrare in casa potrebbe essere una buona soluzione per restare più tranquilli.

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