La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha introdotto nuove misure di contenimento del contagio da coronavirus. Ecco le novità per Scuola e Università.
L’emergenza coronavirus ha portato il Consiglio dei Ministri a varare un nuovo decreto del Presidente del Consiglio nel quale sono contenute nuove misure per il contenimento del contagio.
Visto l’evolversi della situazione epidemiologica in Italia che al momento registra 11 vittime e 323 contagi, ha ritenuto fosse necessario adottare ulteriori misure restrittive.
Le novità interessano anche il personale della Scuola con il MIUR che verificherà il rispetto delle nuove regole introdotte in questa situazione di emergenza.
Tra le novità non figura la chiusura di tutte le scuole presenti nel territorio italiano;ciò che è circolato nei giorni scorsi in rete era semplicemente una fake news, come ha precisato Palazzo Chigi.
Vediamo quindi quali sono le novità contenute nel nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che interessano il sistema scolastico italiano.
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Dato il “carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e dell’incremento dei casi anche sul territorio nazionale”, il decreto stabilisce che, fino al 15 marzo 2020, la riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia di durata superiore ai cinque giorni avviene esclusivamente previa la presentazione del certificato medico. Non basterà più, quindi, l’autocertificazione del genitore.
Per quanto riguarda i viaggi di istruzione sono state sospese tutte le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado sempre fino alla data del 15 marzo 2020.
Ai Dirigenti Scolastici delle scuole chiuse a causa del coronavirus viene data la possibilità di attivare delle modalità di didattica a distanza. Stessa cosa per le Università chiuse per l’emergenza sanitaria. In ogni caso, una volta ripristinata l’ordinaria funzionalità, le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica dovranno assicurare il recupero delle attività formative e curriculari, o anche di ogni altra prova o verifica che risultino essere funzionali al completamento del percorso didattico.
Per quegli studenti a cui invece, nonostante l’Università non sia stata chiusa, è stato impedita la partecipazione alle attività didattiche e curriculari poichè provenienti da zone a rischio, sono previste diverse tutele, come ad esempio la possibilità di seguire le suddette attività a distanza; il recupero delle attività una volta terminata l’emergenza; assenze maturate non computate ai fini dell’eventuale ammissione ad esami finali.
Un’ultima novità riguarda domenica 1° marzo 2020: è stata sospesa l’iniziativa che prevedeva, su tutto il territorio nazionale, l’apertura libera degli istituti e dei luoghi di cultura; quindi questa domenica non ci sarà alcun ingresso gratuito ai musei dello Stato.
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