Whatsapp o Signal? La raccomandazione arriva dalla Commissione Europea al suo staff
Per far fronte ai problemi di cybersicurezza, la Commissione Europea ha ordinato con una nota rivolta ai membri del suo staff di utilizzare Signal e di disinstallare qualunque altra app per le chat. L’indicazione sulle bacheche di messaggistica interne dei funzionari UE risale ad inizio febbraio ed è chiara: “Signal è stato selezionato come applicazione consigliata per la messaggistica istantanea pubblica”.
Tale scelta è motivata dal fatto che rispetto a Whatsapp, Signal ha delle funzionalità in più. Se attivate, riducono sensibilmente il rischio di intercettazione nelle conversazioni. A dire la verità, le due app si basano sullo stesso protocollo, Open Whisper Systems, ma Signal è ritenuta un’alternativa migliore per via della sua natura open source, che permette a chiunque di visionarvi il codice. Quindi, è possibile controllarne nel dettaglio il funzionamento, fugando ogni dubbio riguardante privacy e modalità di trattamento.
Inoltre, Signal offre la possibilità di distruggere automaticamente le conversazioni dopo un tot di tempo, funzionalità che può essere impostata in modo personalizzato per ogni chat.
Infine, l’applicazione afferma di non conservare alcun messaggio eliminato sui propri server. Non a caso, Matt Green, esperto di crittografia e professore associato di informatica al Johns Hopkins Information Security Institute, si è dimostrato piacevolmente sorpreso: “Dopo aver letto il codice, ho visto una linea di bava che mi scorreva in faccia. È davvero fatto bene“.
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Signal ha diversi vantaggi a livello della sicurezza, ma ci sono anche dei lati negativi
Come sappiamo, l’uso di Signal è stato raccomandato principalmente per le comunicazioni tra il personale e le persone esterne all’istituzione. È una decisione che dimostra che la Commissione sta lavorando per migliorare le sue politiche di sicurezza informatica.
Tuttavia, questa app di messaggistica, con le sue qualità di sicurezza, potrebbe diventare un problema qualora le Forze dell’Ordine e la Magistratura abbiano necessità di accedere ad una conversazione. È evidente, inoltre, che queste potenzialità potrebbero essere sfruttate dalle persone sbagliate: terroristi, criminali, trafficanti di droga e di armi, mafiosi, ecc. Tutti questi soggetti possono avvalersi di un sistema che consente loro di scambiarsi messaggi criptati, che si autodistruggono e che non si possono recuperare in alcun modo perché non conservati sul server.