Truffe WhatsApp, l’allarme: come non cadere in questa trappola

Il pericolo delle truffe online è sempre dietro l’angolo ed è possibile cadere nella trappola anche attraverso whatsApp: cosa fare e cosa sapere per evitarla

Sempre più spesso si trascorre del tempo online, che sia sul web o sui social network, e più tempo trascorre e più attività si fanno, maggiori sono i rischi di incorrere in truffe e trappole: non ne è esente neanche WhatsApp, stando all’allarme lanciato dal GSE.

L’allerta lanciata dall’azienda (Gestore dei servizi energetici), controllata dal Ministero dell’economia e finanze, ai propri clienti, specifica che non viene mai utilizzata e in nessun caso WhatsApp “per richiedere la trasmissione di documenti di identità”.

L’allarme quindi riguarda una possibile frode cui potrebbero essere vittime propri i clienti dell’azienda, una trappola in cui si potrebbe cadere sulla nota chat di messaggistica istantanea. Per tale ragione si è reso necessario dunque una comunicazione.

Alla GSE sono attribuiti diversi incarichi pubblicistici nel campo energetico.

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TRUFFE WHATSAPP, LA TRAPPOLA SEGNALATA DA GSE: FALSA RICHIESTA DOCUMENTI DI IDENTITÀ

Quando si usano WhatsApp e altre app, nonché quando si sta sul web e online, è sempre opportuno prestare particolare attenzione alle truffe e alle trappole, non ultima quella segnatala da GSE, l’azienda controllata dal Ministero dell’economia e finanze.

Stando a quanto riportato, ci sarebbero alcune segnalazioni inerenti all’arrivo di telefonate e messaggi WhatsApp come il seguente: “Gentile cliente, come accordati telefonicamente su questo contatto whatsapp e’ necessario spedire la sua documentazione (Carta d’identita + Patente) fronte e retro in merito al rimborso dovuto da GSE”.

Inoltre, nel messaggio si fa riferimento anche al Passaporto nel caso di assenza della patente; inoltre, ci sarebbero parole inerenti a protezione dei dati stessi.

L’azienda raccomanda quindi di non fornire dati personali e nel caso di dubbi, contattare il numero verde 800.16.16.16. GSE inoltre sta valutando azioni a tutela della propria immagine.