Coronavirus: i film rinviano le uscite, cinema vuoti

La fobia svuota i luoghi chiusi, inevitabilmente anche i cinema ne risentono. Così, alcuni produttori hanno deciso di rinviare l’uscita dei film

Coronavirus: i film rinviano le uscite, cinema vuoti
Fonte foto: (ilmessaggero.it)

Il Coronavirus spaventa sempre di più, soprattutto in Italia, dove purtroppo ci sono state già diverse vittime. Diversi, i mercati che giocoforza ne fanno le spese, tra cui, quello cinematrografico. Le persone evitano i luoghi affollati e così, anche i cinema, restano vuoti.

Per questo motivo, sono corse ai ripari, proprio le case cinematrografiche, con diversi rinvii per il lancio dei loro prodotti. Da Verdone, a Diritti, per ora, pare sia meglio aspettare.

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Il Coronavirus manda in picchiata anche il mercato del cinema

Coronavirus: i film rinviano le uscite, cinema vuoti
Fonte foto: (primaonline.it)

Continua a girare in tutta la penisola, il virus di cui tanto si parla, il pericoloso Coronavirus, che è arrivato anche a Palermo e Firenze. Iniziano a svuotarsi anche i cinema, ed inevitabilmente il mercato ne risente.

Rinviate, per questo motivo, le date di uscita di diversi film, in Italia. I dati sono in sensibile calo: rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, in questo week-end si sono infatti registrate perdite per 2,4 milioni di euro. La scorsa domenica, si sono registrati tra l’altro incassi inferiori di ben 2 milioni, rispetto soltanto a quella precedente. Ciò dà senza dubbio un’idea di quanto il virus stia terrorizzando gli italiani. Perdite, che logicamente, provengono soprattutto dalle regioni più colpite, Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna ed ancora, Piemonte e Friuli.

Per giovedì, 27 febbraio, era attesa nelle sale, l’uscita del film: “Volevo nascondermi”, sulla storia del famoso pittore, Ligabue, e con Elio Germano tra i principali interpreti, ma l’uscita è stata rinviata. Stesso discorso, per il film con Carlo Verdone, “Si vive una vola sola”, ed ancora, per le uscite italiane di “Lupin III”, “Cambio tutto”, “Arctic – Un’avventura glaciale” e non solo.

Ufficiale, lo stato di crisi, richiesto dal settore, così come confermato da Francesco Rutelli, presidente dell’Anica. Rutelli, ha parlato del grande senso di responsabilità a cui si è adeguanta, pur sapendo di ricevere delle perdite economiche, l’industria del cinema, elogiando questo comportamento.

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