Coronavirus: al sud “non si affitta ai settentrionali”. Bufera sui social

Con il coronavirus in Italia arriva, sui social, il razzismo dei meridionali verso i settentrionali. Ribaltato il classico stereotipo

coronavirus
Coronavirus: cartelli contro i settentrionali. Gioco o realtà? (foto web)

Dopo che il primo focolaio di coronavirus in Italia è stato individuato nel lodigiano, in Lombardia, e poi con gli altri casi in Veneto ed Emilia Romagna, è arrivata la ‘vendetta’ del Sud.

Sui social girano da giorni cartelli ironici che ribaltano il più classico degli stereotipi italiani, il razzismo dei settentrionali verso i meridionali. Con tanto di cartello «Non si affitta a settentrionali», a scimmiottare quegli annunci, purtroppo veri, in cui i proprietari di casa si rifiutavano di dare alloggio a chi veniva dal Sud.

Sui social però si scatena la bufera: c’è chi la prende come un gioco, ma anche chi intende concretamente mettere in pratica misure per arginare l’arrivo di settentrionali al sud. In realtà sono tanti anche gli studenti meridionali che vivono al Nord e che davanti al pericolo del virus potrebbero tornare a casa per qualche mese rischiando di portarsi dietro un eventuale contagio.

Non è ancora chiaro se il cartello sia stato ironico o autentico, ma sui social il dibattito fra gli utenti è aperto. «Dopo che dagli anni 50 in poi noi settentrionali puri abbiamo accolto a braccia aperte i meridionali (per massima parte delinquenti) adesso è ora che si ricambi il favore!», scrive qualcuno. «Per una volta noi meridionali possiamo dire la famosa frase: “ma ‘sti settentrionali, perché non rimangono a casa loro invece di rompere le balle al sud!?”. Si scherza».

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Il caso inverso era scoppiato a settembre al Nord

cartello razzista
A Milano il cartello razzista apparso in autunno (foto web)

A settembre, a Milano, era scoppiato il caso di una proprietaria di un immobile che si era detta “razzista al 100%” e non aveva voluto affittare l’appartamento a una ragazza pugliese. “Non affitto ai meridionali” aveva pubblicamente dichiarato.

A denunciare il tutto ci ha pensato la fidanzata della giovane foggiana, pubblicando messaggi e audio su Facebook, dove scrive: “Il motivo per cui non viene data la casa in affitto alla mia compagna è perchè la mia compagna è nata a Foggia” e a seguire, il commento amaro:”Benvenuti nell’Italia di oggi dove, a quanto pare, c’è da tirare fuori i cartelli con scritto ‘Non si affitta ai meridionali’ perchè evidentemente non sono ancora passati di moda.”

Secca e dura la replica della proprietaria dell’immobile: “Per me i meridionali sono meridionali anche nel 4000. I meridionali, i neri e i rom sono tutti uguali: io sono una razzista al 100%”

Le conseguenze di queste dichiarazioni non sono a noi note, ma ciò che ci auguriamo è che i cartelli apparsi in questi giorni sui social, contro l’affitto ai settentrionali, siano solo una provocazione in risposta a tanto sdegno.

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