Dalle nozze alla quarantena: il sogno d’amore infranto di una ragazza e il suo fidanzato
Angela e il suo compagno sono i “Promessi sposi” del 2020. Se Renzo e Lucia volevano sposarsi durante la peste del Seicento, i due trentenni di Caserta, che da luglio vivono a Codogno per motivi lavorativi, dovranno aspettare la fine della quarantena. Sì, perché la coppia aveva in programma di convolare a nozze il 22 febbraio, ma la delicata situazione attuale non ha permesso ai due innamorati di celebrare il matrimonio. Angela e il suo fidanzato vivono a Codogno, il focolaio in provincia di Lodi da dove è partita l’epidemia che sta colpendo il nord Italia e ora si trovano a vivere in quarantena, insieme ai genitori di lei, saliti appositamente per il grande giorno. Il loro matrimonio è rinviato a data da destinarsi. “Abbiamo avvertito parenti e amici che dovevano arrivare da mezza Italia: da Varese, Genova, Napoli, Caserta stessa, da Firenze il fratello del mio compagno – racconta – non potevamo appestare l’intero Paese. E poi, si può immaginare, camere d’albergo, parrucchiere, pasticciere, tutto disdetto in poche ore. Il mio vestito resta lì, ora, fino alla data del Sì che in estate abbiamo fissato a Caserta, per il matrimonio religioso. Siamo però terrorizzati da questo scenario che sembra peggiorare minuto per minuto”
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Angela e la sua famiglia sono costretti a vivere in quarantena
Saltata la cerimonia, che ha scombussolato i piani di tutta la famiglia, Angela si è dimostrata preoccupata per la situazione che sta vivendo. “Tristezza a parte per il matrimonio saltato – dice la ragazza – siamo davvero preoccupati: della quarantena siamo stati avvertiti dall’ordinanza comunale; la scuola da Crema dove insegno ha poi emesso una circolare chiedendo ai docenti residenti nelle aree del focolaio di non presentarsi. È tutto accaduto all’improvviso, siamo preoccupati e lasciati a noi stessi. “Mio padre – aggiunge – ha bisogno di farmaci per la pressione, ma qui è tutto chiuso, supermercati, farmacie. Ho chiamato il 112 un paio di volte per avere informazioni e mi è stato risposto che stavo telefonando troppe volte, ma chi deve aiutarci?”. L’emergenza Coronavirus sta causando disagi tra Università e scuole chiuse, supermercati presi d’assalto ed eventi cancellati. Questa storia ne è un esempio.
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