Coronavirus: allarmismo? L’influenza stagionale fa più morti. Cosa è vero o cosa è falso

Sono molteplici le “dicerie” che si stanno diffondendo sul Coronavirus. Quali sono vere e quali invece sono prive di fondamento? 

Coronavirus

In quanti in questi giorni si sono lasciati andare a personalissime teorie sulla natura, sugli effetti e sulle misure preventive inerenti il nuovo Coronavirus? Probabilmente in tanti, anche perché si sa, in queste circostanze diventiamo tutti un po’ medici. È giunta però l’ora di fare chiarezza una volta per tutte e stabilire a cosa realmente la gente deve prestare attenzione.

Diffondere informazioni errate o dettate dalla sufficienza può creare ancor più allarmismo e visto che si tratta di una situazione delicata è meglio evitare “bufale” che poi si sedimentano nelle credenze popolari. A tal proposito è molto importante il decalogo stilato dalla World Health Organization, meglio conosciuta in Italia con il nome di Organizzazione Mondiale della Sanità. Pochi semplici dettami sugli aspetti veritieri e su quelli finti relativi alla pandemia che sta allarmando tutto il pianeta.

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Coronavirus, il confronto tra realtà e credenze errate

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In prima istanza è bene partire dal presupposto che il Coronavirus non è il più pericoloso esistente al mondo. La comune influenza ad esempio 60 volte più persone nell’arco di un anno. Quindi è bene sfatare il primo mito: se si contrae questo nuovo virus non necessariamente si muore. Al momento appena il 2% delle persone a cui è stato diagnosticato è deceduta e nella maggior parte dei casi si trattava di soggetti con difese immunitarie piuttosto basse (su tutti gli anziani). 

Mascherine antismog e tute di decontaminazione non sono indispensabili come si crede, ciò che conta di più per evitare il contagio è lavarsi spesso le mani e starnutire nell’avambraccio interno. Il Coronavirus sta purtroppo scatenando delle reazioni razziste e xenofobe. Alzi la mano chi in questi giorni non avuto da ridire sui cinesi. Nulla di più sbagliato. Bisogna sempre verificare al meglio le fonti delle notizie. Potrebbero essere delle menzogne che non fanno altro che alimentare odio e astio.

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