Alcuni importanti consigli di Ena e Isnova spiegano al meglio il funzionamento della caldaia a condensazione e come sfruttare al meglio il bonus 2020
I bonus fiscali 2020 stanno inducendo sempre più italiani a cambiare la caldaia in modo da poterla acquistare senza eccessivi dispendi economici. A tal proposito è molto importante la guida stilata da Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e Isnova (l’Istituto per la promozione dell’innovazione tecnologica), inerente le modalità di azione da seguire quando si decide di sostituire la propria caldaia.
Importanti anche gli approfondimenti relativi al funzionamento a quando è meglio procedere con un avvicendamento dell’apparecchio e sui bonus fiscali 2020. A questi vanno aggiunti i consigli sugli aspetti ai quali bisogna prestare maggiormente attenzione in questi casi.
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Caldaia a condensazione, cosa bisogna sapere sui bonus 2020
La prima cosa da fare è capire quando procedere all’acquisto di una nuova caldaia. Generalmente dopo i 15 anni iniziano ad essere datate e sicuramente obsolete. Cambiarle potrebbe essere utile per evitare continue spese di manutenzione e al tempo stesso per reperire sul mercato un prodotto al passo coi tempi che possa rispondere meglio alle nostre esigenze e garantire una un’efficienza energetica superiore. Una scelta mirata in tal senso può essere quella di optare per una caldaia a condensazione.
Con questo strumento, il calore dei fumi viene recuperato dallo scambiatore, che li raffredda e li condensa. Il processo inverso restituisce così altro calore al liquido dell’impianto di riscaldamento. Ma come si può usufruire dei bonus fiscali 2020? Non sono applicabili a dispositivi di classe B, mentre per le caldaie a condensazione o a biomassa di classe A, lo sconto fiscale è addirittura del 50% (su Irpef e Ires). Quelle solo a condensazione con sistemi di termoregolazione più avanzati sono invece acquistabili con una detrazione del 65%. L’ecobonus va diviso in 10 rate annuali di uguale importo. A prescindere da ciò il risparmio massimo in ogni caso è di massimo 30000 euro.