Benigni a Sanremo 2020: arriva la critica da Vittorio Feltri

Il direttore di Libero Vittorio Feltri torna a punzecchiare su Twitter. Stavolta il bersaglio è la performance di Benigni al Festival di Sanremo 2020

A volte ritornano. Vittorio Feltri con il particolare humor è sempre capace di alimentare polemiche, che in poche ore diventano di dominio pubblico. Stavolta l’eccentrico giornalista bergamasco si è reso protagonista con uno dei suoi soliti post social al vetriolo. Oggetto dell’aspra critica è Roberto Benigni, che dopo ben 9 anni è tornato sul palco del teatro Ariston di Sanremo, dove si è lasciato ad andare ad un monologo, che ha avuto un discreto successo.

Nella fattispecie ha inscenato l’erotismo del Cantico dei cantici professando quindi l’amore di qualsiasi genere, anche quello tra le persone dello stesso sesso naturalmente. Di fatto, è stata l’esibizione più lunga della kermesse ligure. D’altronde, non poteva che essere così visto il lauto chachet che la Rai ha dovuto garantire all’artista toscano, ovvero circa 300mila euro.

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Il post di Vittorio Feltri sull’esibizione di Roberto Benigni

Il giornalista è intervenuto sulla vicenda, ma non per puntare il dito contro il fattore economico, ma per quanto riguarda la tematica gay toccata da Benigni. Notoriamente Feltri non è mai stato simpatico nei confronti del mondo omosessuale e a tal proposito sono ancora piuttosto fresche le diatribe con Vladimir Luxuria nel corso di “Live Non è la D’Urso” di qualche mese fa. Un astio ingiustificato e privo di senso, che a quanto pare gli frutta un notevole ritorno in termini di audience.

Stavolta con un breve cinguettio su Twitter si è lasciato andare ad una critica nei confronti del cantante-attore originario della provincia di Arezzo. Ecco il contenuto integrale del post: “Benigni canta strapagato al Festival di Sanremo canta strapagato l’amore gay. Però, che c… guadagnare così”. Ovviamente questa esternazione pubblica ha attirato l’attenzione di tanti utenti del web, che hanno aspramente criticato il direttore di Libero. In tal senso è emblematico un commento: “C’è gente che guadagna per scrivere c……, pensi un po’”.