Uno scenario impressionante: una città che conta 11 milioni di abitanti sembra essere diventata una città fantasma con l’arrivo del coronavirus
Strade abitualmente piene di auto e di gente che corre per andare ovunque, lasciano il posto ad una città deserta con vie desolate, negozi chiusi, aeroporti fermi. Gli 11 milioni di abitanti sono tutti in quarantena per cercare di bloccare il coronavirus
Sembra la scena di un film post atomico eppure sono immagini reali della città di Wuhan dopo l’avvento del coronavirus. Il governo cinese ha vietato la circolazione dei trasporti e delle auto private. Nessuno può entrare o uscire dalla metropoli e chiunque venga trovato in giro viene sottoposto ad alcuni controlli come la misurazione della temperatura corporea. Per le strade si sentono solo le voci provenienti dagli altoparlanti che danno istruzioni ai cittadini su cosa fare e cosa non fare.
Affissi sui muri della città si trovano spesso striscioni e cartelloni governativi con slogan terrificanti per evitare che le persone escano: “Vedersi è un massacro reciproco. Andare ad una festa è come andare incontro alla tua fine” oppure “Stai a casa oggi affinchè domani, quando uscirai, potrai tornare di nuovo a casa” e così via…
Finora l’epidemia ha fatto registrare oltre 630 morti. Lo hanno reso noto le autorità della provincia dello Hubei, epicentro dell’epidemia. Nel suo bollettino giornaliero, la commissione sanitaria della provincia cinese ha riportato anche 2.447 nuovi contagi, portando il numero totale di pazienti a oltre 30 mila.
Tra le ultime vittime c’è anche Li Wenliang, l’oftalmologo di Wuhan che tra i primi aveva messo in guardia i colleghi sulla pericolosità nella nuova epidemia,ma era stato punito con l’accusa di diffondere il panico e silenziato dalla polizia.
La sua scomparsa, ieri notte, ha provocato una ondata di rabbia senza precedenti sui social network cinesi, con critiche molto esplicite verso le autorità.
Intanto si aggrava anche la situazione sulla Diamond Princess, la nave da crociera in quarantena nel porto di Yokohama. Altri 41 dei 3700 passeggeri, provenienti da sei Paesi diversi, sono risultati positivi ai nuovi test, portando il totale dei contagiati a 60.
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Video tratto dal canale Youtube azirul firdaus
Intervistato telefonicamente da un giornalista dell’Agi un italiano che vive tutt’ora a Wuhan afferma: “Preoccupazione sì, ma nessuna paura altrimenti saremmo già andati via da qui”. Sono le parole di Lorenzo Mastrotto, vicentino a Wuhan dal 2006 insieme alla moglie, cinese, e a due figli piccoli, lancia un messaggio contro una psicosi spesso alimentata dalle fake news sui social.