Pubblicato oggi 6 febbraio sul sito del Ministero della Salute un nuovo avviso tra i richiami alimentari: c’è l’allarme per questo olio, “rischio chimico”
Nella sezione dei richiami alimentari, sul sito del Ministero della Salute, oggi viene pubblicato un nuovo avviso inerente ad un prodotto, l’olio, che ha come motivo della segnalazione il “richiamo per rischio chimico”.
L’allarme in questione riguarda l’olio “Oh Aik Guan“, nello specifico si tratta dell’olio di sesamo tostato, come si legge nella nota associata all’avviso.
Nella nota, nel campo della data si legge 04/02/2020, mentre il lotto di produzione in esame indicato è del 22/05/2022.
Associata al richiamo, nella voce inerente alla motivazione, ci sarebbe la presenza di PAH, ovvero gli idrocarburi aromatici policiclici, la cui quantità sarebbe superiore ai limiti previsti secondo norma di legge.
Per tale ragione, poiché si configurerebbe il “rischio chimico”, il Ministero della Salute ne ha dato prontamente notizia sul proprio sito.
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RICHIAMI ALIMENTARI, C’È ALLARME PER L’OLIO DI SESAMO TOSTATO “OH AIK GUAN”: LA NOTA INFORMATIVA
Pubblicato dunque, come detto, oggi 6 febbraio sul sito del Ministero della Salute, nella sezione Richiami alimentari, l’avviso di ritiro per “rischio chimico” dell’olio di sesamo tostato “Oh Aik Guan”.
L’olio in questione, il cui nome o ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è stato commercializzato è “Taico Snc”, ha come sede dello stabilimento: 54, Senoko Drive, 758234, Singapore.
Nella nota si legge un’avvertenza molto chiara al riguardo. Nel caso in qui qualcuno abbia pezzi di lotto di questo prodotto, in vendita o nel magazzino, è richiesto il blocco immediato della vendita stesso o del suo consumo.
Ove mai l’olio fosse stato già distribuito ad altri, è importante darne comunicazione immediata ai diretti interessati. Nella nota inoltre, si prega di mettersi in contatto per ulteriori informazioni sul quantitativo in giacenza. Inoltre, si specifica di contattare per mettersi d’accordo sul rientro e/o sul rimorso del prezzo del prodotto stesso.
La motivazione del richiamo, come detto, è relativa alla presenza di PAH, cioè gli idrocarburi aromatici policiclici in una quantità che sarebbe maggiore ai limiti consentiti.
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