Installato a Milano, in occasione del lancio su Netflix di ‘Luna Nera’, serie tv che parla proprio di una presunta strega che viene perseguitata
Iniziativa tutta italiana, proprio, come la serie tv, disponibile su Netflix da venerdì 31 gennaio 2020. Luna Nera serie Fantasy con ambientazione storica, infatti è una creazione italiana, con tre registe, tutte donne: Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli e Paola Randi.
La serie, tratterà l’argomento della persecuzione di donne, additate per presunta stregoneria nel XVII secolo, ed è da qui, che prende ispirazione la nuova installazione presente a Milano dal 31 gennaio al 5 febbraio, che dà la possibilità a chi vi entra, di denunciare e chiedere la cancellazione, di un insulto subito sui social.
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Rena Nera ispira l’installazione social: dove a Milano
Precisamente, nel capoluogo lombardo, la cabina è stata posta in Piazza XXV Aprile e la facciata esterna, ricorda proprio un la rivisitazione stilizzata di un rogo, quello con cui venivano arse le streghe. Da qui, il rogo mediatico, quello fatto di insulti o anche frasi discriminatorie, con le quali spesso le donne, si trovano a dover combattere sul social web. L’interno dell’installazione infatti, è scuro con uno schermo che proietta solo frasi poco lusinghiere realmente esistenti sui social, all’indirizzo di alcune donne. Parole d’odio, ricercate da un software con intelligenza artificiale che ha estrapolato dal web più di 7.000 insulti, proprio cercando tra i social più adoperati negli anni.
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Naturalmente, la cabina è accessibile a tutti coloro che dovessero sentire l’esigenza di entrarvi, magari anche solo per capire cosa si prova a leggere certe frasi, quindi anche agli uomini. Ma il suo scopo, non è solo quello di proiettare immagini di parole e frasi, anzi, quello più importante è legato alla possibilità di denunciarne, qualora se ne fossero mai ricevute alcune sul web. Il rogo infatti è creato in collaborazione con Parole O_stili, progetto sociale atto a sensibilizzare le persone a proposito della violenza delle parole. Tramite un tocco sullo schermo infatti, andando a cliccare su un insulto, potremo realmente segnalarlo e chiederne la cancellazione, perché quello come altri, non possano esistere più.