Il Times, ha reso nota la notizia soltanto oggi, ma il coreografo, Liam Scarlett rischiava già dallo scorso agosto. Per ora è stato sospeso
Il mondo dello spettacolo è già pieno di episodi del genere, l’ultimo, arriva da Londra, dove il Times, ha reso noto solo oggi, il provvedimento preso ai danni del coreografo trentatreenne, Liam Scarlett, per presunte molestie sessuali.
A fare ancora più scalpore la posizione ricoperta dal trentatreenne ex ballerino. Scarlett infatti, era coreografo presso la il famosissimo Royal Ballet, sotto i riflettori negli ultimi tempi, per la rivisitazione applauditissima, del Lago dei Cigni.
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Royal Ballet, molestie: accusato il coreografo
Le accuse, mosse da alcuni studenti alla volta di Liam Scarlett, già ballerino dello stesso Royal Ballet dal 2006 al 2012, risalgono all’agosto 2019. Il coreografo, è accusato di aver molestato in maniera anche fisica, componenti giovani e giovanissimi, della compagnia. Il trentatreenne avrebbe più volte messo le mani addosso ad allievi ed ex allievi, seguiti negli spogliatoi e persino chiesto foto di questi ultimi, in situazioni di nudità, tramite cellulare.
I sudditi di Sua Maestà, già alle prese con la ‘fuga’ del principino Harry, e con le conseguenze dell’uscita della Gran Bretagna dall’UE, sono ora a conoscenza di un nuovo scandalo, ma naturalmente, se le accuse risultassero fondate, dopo un pobabilmente lungo processo, non ci saranno giorni felici per il coreografo ed ex ballerino.
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Immediata, la corsa ai ripari di Kevin O’ Hare, direttore del Royal Ballet, che pare non aver alcuna intenzione di essere leggero con il coreografo, che, ricordiamo, per il momento è soltanto sospeso: “In passato la linea di questa Istituzione poteva essere anche quella di ammorbidire i toni. Oggi invece diciamo di non aver più intenzione di lasciare che queste cose accadano”. Ha dichiarato O’Hare, a seguire la nota pubblicata dalla direzione della stessa compagnia, poco dopo la notizia: “Siamo venuti a conoscenza di queste denunce nell’agosto del 2019, e la sospensione è stata immediata come atto disciplinare autonomo”.