Pizza, quella sete incontenibile dopo averla mangiata: perché e cosa fare

Dopo aver mangiato la pizza, anche voi avvertite una sete incontenibile e non contate più i bicchieri d’acqua: ecco perché succede e cosa fare per evitarlo

Pizza, quella sete incontenibile dopo averla mangiata: perché e cosa fare
Pizza (fonte foto: Pixabay)

Avete passato una bella serata insieme al vostro partner, in famiglia o con amici in pizzeria e, dopo aver mangiato la pizza, avvertite quella sensazione di sete incontenibile.

La notte è da incubo, la sete non vi abbandona e se vi addormentate, sognate cascate d’acqua fredda.

Un bicchiere d’acqua dopo l’altro sembrano non fare effetto: ecco perché succede tutto questo e cosa fare per evitare che accada.

Le ragioni sono principalmente tre, e riguardano nello specifico la maturazione dell’impasto, il tipo di farina impiegata, qualità e quantità degli ingredienti che avete scelto.

Per quanto concerne l’impasto, importante non è solo la lievitazione, per avere una pizza leggera e facilmente digeribile. Anche la maturazione è fondamentale. Durante questa fase, gli enzimi idrolitici della farina scompongono amidi e glutine. Diversi elementi influenzano tale fase, dalla temperatura ambientale alle specifiche della farina, passando per il tempo di lievitazione.

Quest’ultima ha, nelle sue condizioni ottimali, un processo tra le 24 e le 48 ore di lievitazione, tra i 4 e 26 gradi. Rispettare tali condizioni significa favorirne la maturazione e quindi, digeribilità, leggerezza e sapore.

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Sete incontenibile dopo la pizza, farina ed ingredienti: come evitarla

Pizza, quella sete incontenibile dopo averla mangiata: perché e cosa fare
Assetato (Fonte foto: Pixabay)

Se la maturazione dell’impasto è tra i fattori che determinano la digeribilità e la leggerezza della pizza, la causa di quella sete incontenibile è data anche dal tipo di farina e dagli ingredienti scelti.

La farina va scelta in base alla sua forza, indice W, un valore che determina quanto questa sia in grado di assorbire acqua e trattenere anidride carbonica.

Con una farina forte, l’impasto sarà maggiormente elastico. Ciò che viene consigliato quindi è l’utilizzo di una farina con un indice tra i 240 e i 300 W.

Non bisogna dimenticare inoltre che gli ingredienti aggiunti possono avere una determinata quantità di sale che aumenterà la richiesta di acqua e quindi la sete. Gli affettati, le olive e altri ingredienti aggiungono sale.

Per evitare tale rischi, sarebbe opportuno scegliere dunque pizzerie che adottano un processo di lievitazione di 24/48 h, e ingredienti semplici, magari una pizza con verdura che, grazie al potassio, contrasta la sensazione di sete.

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