La nuova legge di Bilancio prevede un nuovo incentivo per quanto riguarda la scuola. Chi promuoverà la cultura e la corretta informazione tra i giovani sarà premiato
La scuola italiana si appresta a fare un bel passo in avanti. Le nuove direttive della Legge di bilancio articolo 1 commi 389-392 prevedono infatti un contributo per gli istituti scolastici che decideranno di abbonarsi a giornali e riviste. Si tratta di un vero e proprio momento di svolta, visto che con questo percorso si può indirizzare i ragazzi verso lettura di alto livello qualitativo che possa permettere loro di sviluppare un maggior senso critico.
Tra gli altri benefici, ci sono anche quelli di poter riconoscere e selezionale meglio le fonti autorevoli e distinguerle dalle fake news, che ormai imperversano sempre più nel panorama dell’informazione nazionale e mondiale. Andando più a fondo, sono diverse le modalità di incentivo inerenti la scuola e gli studenti che decidono di aprirsi all’informazione.
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Scuola: come funziona il nuovo incentivo e chi può usufruirne
Tra beneficiari figurano le scuole statali e paritarie che acquistano abbonamenti a periodici o a riviste scientifiche, anche in formato digitale. A loro spetterà un rimborso del 90% della spesa a partire dal 2020. Spazio anche alle istituzioni sia pubbliche che private che hanno l’intento di promuovere programmi di lettura critica e l’educazione ai contenuti informativi per quanto riguarda l’offerta formativa rivolta a coloro che frequentano la scuola secondaria di primo grado. Anche in questo l’indennizzo è del 90% per l’acquisto di uno o più abbonamenti di periodici e riviste (in qualsiasi formato) sempre con decorrenza 2020.
Hanno diritto al rimborso anche gli studenti iscritti all’Anagrafe nazionale degli studenti frequentanti istituti di secondo grado statale e paritari. Naturalmente la condizione è che aderiscano ai programmi menzionati nei primi due punti. Laddove ci siano questi requisiti è possibile partecipare dall’anno scolastico 2020/2021 all’assegnazione di un contributo (di cui però non si conosce il valore) per l’acquisto di giornali e rivista, anche in versione digitale.
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