Rischio microbiologico per le uova di un noto marchio italiano. Cosa bisogna fare in caso di acquisto di questo prodotto? Ecco le direttive da seguire
L’allarme contaminazione del cibo è sempre dietro l’angolo. Periodicamente il Ministero della Salute dispone dei ritiri dal mercato di alcuni prodotti di cui è stato accertato il forte rischio. Spesso alla base di questi provvedimenti ci sono dei processi di lavorazione che fanno si che gli alimenti possano essere facilmente soggetti a contaminazione.
Stavolta sotto accusa ci sono delle uova biologiche prodotte da un noto marchio italiano dopo il controllo effettuato dall’OSA (responsabili sicurezza alimentare). Il Ministero della Salute nella nota sul pubblicata sul proprio sito (nella sezione avvisi di sicurezza e richiami per i prodotti alimentari) però oltre a specificare il rischio microbiologico in cui si può incorrere, non ha fornito ulteriori dettagli in merito alla potenziale contaminazione.
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Uova ritirate, marchio e lotti a rischio contaminazione
Nello specifico le uova “della discordia” sono quelle prodotte dall’azienda agricola Oliviero Claudio il cui stabilimento di produzione si trova in Via Ringrasso di Monasterolo di Savigliano a Cuneo in Piemonte. Il richiamo del Ministero riguarda praticamente tutti i formati di questo prodotto. Nella fattispecie confezioni da 6, quelle da 4 e addirittura le uova sfuse tutte con scadenza fissata per il 28 gennaio. Ben cinque i lotti incriminati. Ecco quelli a cui bisogna prestare attenzione: 1A130120, 1A140120, 2A130120, 2C130120 e 2C140120.
Naturalmente tra le avvertenze c’è una nota che invita coloro che hanno acquistato le suddette uova prima di tutto a non consumarle. In seconda istanza, è bene a riportarle al punto vendita in cui sono state comprate. Sarà possibile ottenere un risarcimento oltre che un’accurata spiegazione su questo increscioso e spiacevole inconveniente.
A tal proposito, sembra che le uova in questione siano state vendute nei punti vendita “NaturaSi“, noto per i suoi prodotti biologici o comunque più naturali e meno lavorati. Al giorno d’oggi però bisogna prestare massima attenzione a prescindere dal venditore.
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