Sinisa Mihajlovic, leucemia e coraggio: a Verissimo la sua battaglia

L’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic, ospite a Verissimo, racconta della battaglia che sta combattendo contro la leucemia: il suo coraggio è enorme

Sinisa Mihajlovic, leucemia e coraggio: a Verissimo la sua battaglia
Sinisa Mihajlovic (fonte foto: GettyImages)

Ospite a Verissimo, ai microfoni della famosa e stimata conduttrice Silvia Toffanin, c’è Sinisa Mihajlovic, l’allenatore serbo del Bologna che, come noto, sta combattendo la sua partita più importante contro la leucemia.

Sinisa ha scelto di raccontarsi e di parlare di questo periodo estremamente difficile e doloroso, e lo ha fatto nel modo in cui tutti hanno imparato a conoscerlo, da Sinisa insomma.

Un uomo dal coraggio enorme, con il fuoco negli occhi ed estremamente combattivo, che ha svelato le proprie sensazioni vissute in questo periodo e ha fatto il punto della situazione in merito alla lotta alla leucemia.

E quindi, si è soffermato sulle cure, sulle dimostrazioni di affetto ricevute dalla gente e sulla vicinanza della propria famiglia.

“Per ora sto vincendo la battaglia, anche se devo prestare attenzione”, ha spiegato a Silvia Toffanin e a tutti i presenti in studio.

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SINISA MIHAJLOVIC, LA LEUCEMIA E IL CORAGGIO DA GUERRIERO: LE SUE PAROLE A VERISSIMO

Sinisa Mihajlovic, leucemia e coraggio: a Verissimo la sua battaglia
Sinisa Mihajlovic e Silvia Toffanin (fonte foto: Verissimo, Instagram)

“Sta andando tutto bene, non sto più prendendo il cortisone e questo è importante. Sono passati 78 giorni dal trapianto di midollo osseo e i primi 100 giorni sono i più critici”.

Queste, alcune parole rilasciate da Sinisa Mihajlovic ai microfoni di Verissimo, da Silvia Toffanin, che mostrano chiaramente e senza ombra di dubbio, il coraggio e il cuore da guerriero che lo ha sempre contraddistinto. In campo come nella vita.

Non manca infatti un accenno al periodo duro passato legato alla guerra in Serbia, quando mostrare ed essere forti non “era una scelta ma un obbligo”.

La sua intervista continua, e Sinisa spiega che dopo il primo periodo, complesso e intenso, della sua malattia, le cose sono state un po’ più facili. “Bisogna avere pazienza ancora per una ventina di giorni, ma superarli sarebbe già un bel traguardo”.

L’allenatore del Bologna sottolinea di essere felice dell’assenza di complicazioni e inoltre spiega di aver ripreso ad allenarsi, dopo quattro mesi in cui è stato chiaramente fermo, assumendo 17 pillole medicinali al giorno che gli hanno provocato gonfiore.

Un’intervista bella e commovente in cui Sinisa dimostra ancora una volta il gran cuore coraggioso di cui è dotato.

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