Spesso i genitori sono complici della cattiva alimentazione dei bambini, ma il Comune di Milano ha varato una soluzione per aiutare le famiglie
Il dato parla forte e chiaro. In Italia un bambino su tre è in sovrappeso o addirittura obeso. Di chi è la colpa? Si tratta di un mix di fattori, tra cui scelte educative dei genitori, abitudini che si assimilano a scuola e in generale nella società in cui si vive.
Purtroppo molti genitori sono abbastanza negligenti in tal senso. L’errore più comune è quello di pensare che i bambini hanno bisogno di mangiare molto per soddisfare il proprio fabbisogno energetico. Al contempo si sottovaluta ciò che un’eccessiva quantità di alimenti può comportare. In soccorso dei genitori, a cui può assolutamente capitare di sbagliare, il Comune di Milano ha varato un progetto di supporto di educazione alimentare ribattezzato “Cuore di Zuppa”.
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Alimentazione bambini, le linee guida che i genitori devono seguire
Lo strumento di supporto si articola in uno sportello di consulenza online curato dall’associazione liberaMente Odv e in una serie di laboratori scolastici, attività sportive ed educative volte a far comprendere al meglio ai bambini come devono “rapportarsi” con il cibo. Lo sportello online gestito da alcune psicologhe dell’infanzia, ha raccolto le richieste delle famiglie e in base a queste ha ideato dei dettami da seguire quando insorgono delle problematiche.
In primis bisogna osservare come mangia il bambino. Un cambio di atteggiamento in tal senso è un modalità di comunicazione rispetto a qualche insofferenza. Quindi è bene osservare i propri piccoli e capire cosa vogliono dire.
Successivamente è bene rendere il momento del pasto come un piacere e non come qualcosa che si deve fare perché è consuetudinario. Occhio invece alle cosiddette “abbuffate”. Oltre ad essere deleterie per la linea, possono essere il segnare di qualche mancanza. In questi casi è bene non assecondare e cercare di distogliere i propri figli da una fame non veritiera, attraverso il coinvolgimento in attività che possono aiutarli a svagare la mente. Ad ogni modo, in caso di problemi, contattare un pediatra, un nutrizionista o uno psicologo è di gran lunga la soluzione migliore.
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