Il video di un bimbo che raccoglie una bottiglia di plastica e la restituisce all’automibilista è diventato virale.
E’ accaduto in Cina, a Jining, nella provincia dello Shandong. La mamma del bambino ha postato il video sul social Douyn ed è stata subito vista da migliaia di persone.
Nella scena si vede chiaramente che un uomo lancia una bottiglia di plastica vuota dal finestrino della sua auto parcheggiata; il bambino, vedendo l’accaduto, ha camminato fino al punto in cui era rotolata la bottiglia e l’ha raccolta. Non solo, poco dopo si vede il bimbo raggiungere l’automobile e consegnare la bottiglietta al guidatore, attraverso il finestrino.
Il piccolo, che ha solo un anno e tre mesi, probabilmente non ha ancora incamerato il senso di protezione ambientale; eppure con il suo gesto ha dato una lezione al conducente dell’auto e a tutti coloro che continuano a gettare rifiuti in strada.
Una scena commovente soprattutto in un momento in cui l’attenzione per l’ambiente è diventata una priorità.
In realtà la mamma del piccolo, Jing Lulu, ha detto chiaramente che suo figlio stava solo cercando di essere d’aiuto credendo che la persona avesse lasciato cadere la bottiglia per errore ed ha voluto semplicemente restituirla. Tuttavia, è bello poter pensare che si tratti di un giovane ambientalista.
Le immagini dell’inquinamento dovuto alla plastica hanno fatto il giro del mondo e smosso numerose coscienze. la dispersione e l’accumulo di prodotti plastici nell’ambiente hanno causato e stanno causando problemi all’habitat di fauna e flora selvatica così come all’habitat antropizzato. Tale tipo di inquinamento interessa l’aria, il suolo, i fiumi, i laghi e gli oceani.
Oggi purtroppo possiamo dire che l’inquinamento da plastica è ufficialmente entrato nella stratificazione fossile: i frammenti di questo materiale nei sedimenti oceanici sono raddoppiati ogni 15 anni, dal secondo dopoguerra ad oggi.
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Ecco allora che il Parlamento e il Consiglio dell’Unione Europea hanno un accordo sulla proposta della Commissione Europea di tagliare la produzione di oggetti in plastica monouso. Insieme, questi prodotti costituiscono il 70% dei rifiuti galleggianti in mare.
A partire dal 2021, saranno dunque vietati alcuni prodotti in plastica monouso: cannucce, cotton fioc, posate e stoviglie di plastica, bastoncini per mescolare le bevande e sorreggere i palloncini, le plastiche oxo-degradabili, i contenitori per cibo e le tazze in polistirene espanso.
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