Se assunti in determinate parti o in gran quantità, alcuni alimenti possono risultare tossici ed essere cibo velenoso per l’essere umano: eccone 5 a cui prestare attenzione
Ci sono alcuni alimenti e del cibo le cui parti, o in caso di assunzione in gran quantità, possono risultare velenosi per l’essere umano e in determinati casi, anche letali: sono piatti che mettiamo sulla tavola tutti i giorni, eccone 5 a cui prestare particolare attenzione.
Mandorle: buonissime e da gustare, e utili all’uomo se assunte nella giusta quantità, i semi commestibili del mandorlo, quando sono amare non andrebbero mangiate. Quest’ultime infatti contengono amigdalina, che produce l’acido cianidrico. La quantità da evitare corrisponde a circa 50 mandorle amare.
Mele: un frutto buonissimo che non può mancare sulla tavola, i cui effetti e benefici sono noti da tempo. Tuttavia, proprio come nel caso delle mandorle, i semi della mela hanno amigdalina, la medesima sostanza. La quantità da evitare è mezza tazza.
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Quando si consumano determinate parti di alimenti, che sono quotidiane e spesso presenti sulle nostre tavole, bisogna dunque fare attenzione, anche alla quantità stessa che ne viene assunta.
Le pietanze in questione sono diverse, e tale discorso non riguarda solo mele e mandorle.
Funghi: crudi, persino quelli che sono commestibile, portano con sè tossine termolabili, che nel caso della cottura vengono invece evaporate. Queste, potrebbero incidere nella fase di digestione.
Patate: un alimento super presente sulla tavola di molti italiani che ne vanno ghiotti. Ma la buccia della patata, così come le parti verdi e i germogli, hanno la solanina, ovvero un alcaloide tossico. Quest’ultimo, qualora venga consumato in gran quantità, può essere dannoso per l’uomo, causando vomito, diarrea e allucinazioni.
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Fagioli: preparati in diversi modi e con varie spezie, anche i fagioli richiedono molta attenzione, soprattutto nella fase della cottura. Infatti, è consigliato di lasciarli in acqua per circa due ore prima di procedere alla cottura degli stessi. Se assunti crudi possono risultare velenosi, contenendo una tossina in grado di causare nausea, vomito e diarrea, la fitoemoaggiutinina.
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