Scuola, le nuove idee del governo per tutelare gli studenti

Grandi novità in vista per quanto riguarda la scuola. Ecco quali potrebbero essere i cambiamenti più significativi per il nuovo anno

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Scuola: le novità per il 2020

Le proposte del PD per rilanciare l’agenda di governo nel 2020 sono diverse. Investimenti, fisco, pensioni, scuola e università sono tra le principali tematiche che saranno affrontate in questi primi mesi dell’anno.

Focalizzandoci in particolar modo sulla scuola, sono in cantiere alcune idee che qualora dovessero andare in porto renderebbero di gran lunga più semplice la vita degli studenti italiani, sia per quanto concerne la scuola sia per quanto riguarda l’Università, spesso e volentieri ad appannaggio di ragazzi provenienti da famiglie più abbienti.

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Scuola, come potrebbe cambiare la vita degli studenti

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Cosa cambierà per gli studenti italiani

Analizzando nel dettaglio le novità sulla scuola dopo la gratuità degli asili nido, l’aspirazione principale è quella di azzerare il costo dei libri di testo fino alle scuole superiori, come avviene in altri paesi del mondo. L’altra significativa novità riguarda invece l’obbligo scolastico che passerebbe dai 16 anni attuali a 18 anni. In questo modo probabilmente si ridurrebbero i casi di dispersione scolastica e molti probabilmente porterebbero a termine il percorso di studi.

Per quanto concerne invece l’Università, l’obiettivo è quello di aumentare la soglia Isee entro la quale la retta è gratuita. Attualmente è 13.000 euro, ma con le nuove disposizioni potrebbe arrivare a 30000 euro. Un’altra soluzione che consentirebbe a molti ragazzi di poter proseguire gli studi e di non dover rinunciare per fattori meramente economici.

Un piano decisamente ambizioso, che comporterebbe però degli ingenti costi al momento non semplici da sostenere. Per questo sarà fondamentale anche proseguire la lotta all’evasione, in modo tale da poter ricavare maggiori proventi da investire in iniziative pubbliche. Inoltre bisogna potenziare gli organici per favorire un reclutamento del personale più snello, cercando di abbattere una volta per tutte il precariato degli insegnanti. Insomma, l’auspicio è che questo 2020 possa essere davvero l’anno del rilancio del sistema scolastico italiano, rimasto gravemente troppo indietro rispetto agli standard internazionali.

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