Il primo ministro del Canada Justin Trudeau ha parlato dell’aereo abbattuto dall’Iran su cui vi erano 57 canadesi spiegando di volere giustizia e risposte
Justin Trudeau ritorna sulla drammatica vicenda accaduta che vede come tragico protagonista l’aereo abbattuto dall’Iran sui cui a bordo vi erano 57 cittadini canadesi.
Il veivolo in questione, ucraino, su cui in totale volavano ben 176 persone, è stato abbattuto per errore dalle milizie iraniane, stando a quanto spiegato dal presidente dell’Iran Hassan Rouhani.
Proprio Rouhani aveva inoltre aggiunto che i responsabili di tale atto, coloro cioè che avevano proceduto a lanciare i missili che avevano abbattuto l’aereo, sarebbero stati individuati e sarebbero stati presi adeguati provvedimenti. Tuttavia, tale gesto non basta al primo ministro canadese, che intende vederci chiaro.
“Giustizia sarà fatta”, ha tuonato Justin Trudeau, e ancora: “Chi è responsabile dovrà pagare. Non ci fermeremo finché non avremo risposte”, ha aggiunto il primo ministro del Canada, che così è intervenuto su una vicenda tragica e della massima gravità.
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Justin Trudeau, il primo ministro del Canada vuole vederci chiaro sull’aereo abbattuto dall’Iran: “Non sarebbe mai dovuta avvenire”
È un Justin Trudeau duro e risoluto, quello che commenta la tragedia dell’aereo ucraino abbattuto dalle milizie dell’Iran, sui cui a bordo vi erano ben 176 persone che hanno perso la vita, 57 delle quali di nazionalità canadese.
Le scuse e gli intenti da parte del presidente Hassan Rouhani non sono bastati al primo ministro che ha urlato a gran voce la voglia di avere giustizia e risposte, nonché l’esigenza che i responsabili paghino per tale atto commesso.
E infatti cioè che si pretende da parte dell’Iran sono proprio le risposte, che dovranno arrivare in seguito all’ammissione di colpa. Trudeau ha spiegato che una tragedia tale “non sarebbe mai dovuto avvenire”. Inoltre, quest’ultimo ci ha tenuto a garantire il suo pieno sostegno a coloro che stanno vivendo “momenti di straordinaria difficoltà”.
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La nota dell’ufficio, infinte, si chiude con commozione nei confronti delle vittime che erano a bordo del veivolo. “Il paese che piange unito”, queste le parole toccanti a dimostrazione di quanto grave e triste sia stato l’accaduto.