Smart working: lavorare da casa non porta solo vantaggi, i motivi

Chiamato anche lavoro agile, lo smart working è sempre più in crescita in Italia. Una vera e propria rivoluzione che mette d’accordo datori e dipendenti. Ma non ha solo risvolti positivi Lavoro smartworking

Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e negli anni è cambiato proprio il modo di intenderlo e di concepirlo. Una delle ultime frontiere in tal senso lo smart working. Secondo la definizione varata dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si tratta di una modalità lavorativa in cui sono assenti vincoli di orari e spaziali e di un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi. Il tutto viene stabilità in piena libertà tra dipendente e datore, in modo tale che il lavoratore possa conciliare al meglio il lavoro con i propri impegni. In questo modo ne giova anche la produttività visto il regime di massima libertà per il lavoratore, che può lavorare tranquillamente da casa o dove meglio crede.

Una ricerca della School of Management del Politecnico di Milano ha rilevato che in Italia  lo smart working è in aumento del 20% rispetto al 2018 e che le persone che lavorano in questo modo sono circa 570mila.

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Smart working, vantaggi e svantaggi a confronto

Lavorare da casa - Smart Working

Nel dettaglio ecco gli aspetti positivi e negativi per chi i datori di lavori e per chi decide di intraprendere questo tipo di carriera.

Per l’azienda ci sono praticamente solo benefici, visto che così ha meno personale  in loco e di conseguenza costi di gestione d’ufficio e di eventuale mensa. La singola persona invece ha il lusso di lavorare comodamente da casa, di non spendere soldi in benzina o mezzi pubblici per raggiungere il posto di lavoro. Da non sottovalutare anche la prospettiva di non fare i conti con il traffico.

Ma non è tutto oro ciò che luccica. Lavorare da casa o comunque non a contatto con i colleghi. Il singolo individuo non ha possibilità di dialogo, di socializzare e scherzare con gli altri. Una condizione che sfociare in solitudine e alienazione. Per questo è bene riflettere bene circa questa ipotesi, che per tanti versi è vantaggiosa, ma per altri decisamente meno.

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