Dopo aver anticipato i pagamenti di dicembre a prima di Natale, Inps e Poste Italiane sono pronte a fare arrivare la ricarica del mese di gennaio 2020.
Terminate le feste si torna alla normalità a partire da questo mese: i pagamenti nel mese di gennaio saranno infatti disponibili sulla card a partire da lunedì 27. In questo caso il reddito di cittadinanza viene pagato anche con il vecchio ISEE.
Per chi ha presentato domanda di reddito nel mese di dicembre 2019, riceverà la card da Poste Italiane dopo il 15 gennaio 20202 e la prima ricarica avverrà contestualmente all’arrivo della carta di Reddito di cittadinanza.
Chi invece ha presentato o ha intenzione di presentare domanda per il reddito di cittadinanza a gennaio 2020, la consegna della carta avverrà dopo il 15 febbraio.
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COSA RISCHIA CHI NON PRESENTA L’ISEE AGGIORNATO
E’ fondamentale ricordare che per continuare a percepire il reddito o la pensione di cittadinanza sarà necessario richiedere un nuovo Isee aggiornato con redditi e patrimoni relativi al 2019.
Il nuovo Isee va presentato entro il 31 gennaio presso i Caf competenti, pena la sospensione dei pagamenti nel mese di febbraio.
Il modello ISEE può essere anche compilato anche in autonomia attraverso la procedura online che permette di evitare le lunghe code ai Centri di assistenza fiscale. Il Caf tuttavia fornisce la prestazione in modo gratuito compilando la DSU e rilasciando il modello aggiornato. Nella DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) sono inserite le informazioni relative alla composizione del nucleo familiare e della situazione patrimoniale e reddituale.
La regola sulle scadenze vale anche per altre prestazioni a sostegno del reddito come pensione di cittadinanza e bonus bebè 2020.
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Come si legge sulla pagina Facebook dell’Inps per la Famiglia:
Nel mese corrente è previsto anche il pagamento del Bonus Renzi per chi beneficia dell’indennità di disoccupazione ed è disposto sempre dall’Inps al beneficiario. Per questo però sono in corso dei cambiamenti.
Tra le ipotesi attualmente al vaglio dei tecnici c’è la possibilità di trasformare il bonus di 80 euro in una detrazione, a partire da luglio. Inoltre, il bonus Renzi potrebbe essere esteso, sempre come detrazione, anche alle fasce di reddito più elevate, tra i 26.600 e i 35.000 euro.