Secondo alcuni recenti studi, l’inquinamento aumenterebbe il rischio di osteoporosi: ecco i motivi e lo studio condotto su un ampio campione di persone
Gli ultimi studi avrebbero trovato un’importante relazione tra l’aumento dell’inquinamento e il rischio osteoporosi: ecco i motivi e lo studio condotto su un ampio campione di persone dagli esperti del Barcelona Institute for Global Health.
Gli esperti dell’istituto sopracitato, in breve ISGlobal, hanno condotto un importante studio su 3700 persone in India. Lo studio è stato condotto tenendo conto di diversi parametri, tra cui: qualità dell’aria, densità e massa delle ossa delle persone prese in esame e il livello di polveri sottili presenti nell’aria.
L’importante studio è stato poi pubblicato sulla nota rivista medica mensile Jama Network Open. Il risultato ottenuto è davvero importante ed è stato fondamentale raggiungere l’obbiettivo prefissato dagli studiosi.
Secondo gli epidemiologi l’assottigliamento delle ossa dei partecipanti all’esperimento aumentava con l’innalzarsi delle polveri sottili nell’area in cui abitavano i cittadini presi in esame.
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Relazione tra inquinamento e osteoporosi: le dichiarazioni degli esperti
Un recente studio ha dunque confermato la correlazione che vi è tra l’aumento di inquinamento nell’aria e l’avanzare dell’osteoporosi in alcuni soggetti.
Lo studio in questione è stato condotto dai noti da epidemiologi del Barcelona Institute for Global Health su un campione di 3700 persone residenti in India. Come sopracitato, l’importante studio è stato poi pubblicato sulla nota rivista medica mensile Jama Network Open.
La ricerca, come dichiarato dal suo autore Otavio Ranzani, punta a riempire le fratture che vi sono nel correlare inquinamento e salute. Inoltre, ha dichiarato lo stesso Ranzani: “L’inalazione delle particelle inquinanti potrebbe portare alla perdita di massa ossea attraverso lo stress ossidativo e l’infiammazione causati dallo smog”.
Alle dichiarazioni si è aggiunto anche il coordinatore della nota ricerca Tonne che, con il suo intervento, ha portato l’attenzione del problema anche in Europa e nel resto dei territori occidentali.
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Il coordinatore ha spiegato che la presenza di polveri sottili nell’aria è dannosa per tutti e che i diversi Paesi dell’area occidentale non né sono esenti.