Il contatto con le scatolette può contaminare il tonno e di conseguenza può comportare diversi effetti negativi per il nostro organismo
Il pesce è un alleato per la nostra salute. Contiene proteine e grassi buoni e, soprattutto gli animali acquatici che rientrano nella categoria di pesce azzurro, sono ricchi di diverse proprietà come ferro, fosforo, calcio, iodio e sali minerali, necessari per il nostro organismo.
Purtroppo, come nota dolente, si può riconoscere un costo elevato, soprattutto se paragonato ai prezzi della carne che negli ultimi decenni è divenuta accessibile a tutti e non manca mai sulle nostre tavole in tutte le sue fattispecie, dalle bistecche agli insaccati.
Inoltre, richiede anche più cura nella preparazione e nella pulizia dell’alimento. Per tali ragioni, sono sempre più frequentemente consumati i pesci in scatola o surgelati, già precotti.
Il pesce in scatola per eccellenza è il tonno. Molti però non sanno che consumare tonno in scatola potrebbe deleterio per il nostro organismo e non solo. E questo succede per diverse motivazioni.
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Tonno in scatola, ecco perchè fa male
Sicuramente, il tonno in scatola viene consumato anche per il suo alto contenuto proteico. Molti però ignorano il fatto che una scatoletta di tonno può arrivare a contenere anche 600 mg di sodio, il che può provocare un aumento della pressione sanguigna e, come conseguenza estrema, portare all’embolia. Come sappiamo, infatti, un quantitativo eccessivo di sale può essere nocivo per il nostro organismo.
Un’altra ragione sconosciuta risiede nel fatto che, nutrendosi di altri pesci più piccoli, i tonni ingeriscono anche metalli pesanti come il mercurio. Di conseguenza, mangiando questi tonni, anche noi andremmo a incorporare questi metalli che possono danneggiare il nostro sistema digestivo, i reni, la pelle, il nostro sistema immunitario e apportare anche danni al cervello.
Inoltre, come tutti i cibi in scatola, anche il tonno può provocare delle intossicazioni alimentari. E poi, considerando che gli oceani sono molto inquinati, anche i pesci assorbono tali prodotti chimici.
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