Bollette luce troppo care? Ecco a cosa prestare attenzione

Alcune dritte per cercare di evitare di pagare bollette luce troppo elevate. L’Iva è l’aspetto più deleterio in tal senso e che ha creato non poche diatribe negli ultimi mesi

Bollette
Bollette della luce troppo care (Instagram)

Le bollette per i consumi energetici sono da sempre una questione scomoda per la nostra società. A maggior ragione in questi mesi, visto l’aumento abbastanza drastico che si è registrato.

Per quanto concerne quelle della luce ad esempio oltre che i consumi effettivi, vanno aggiunte le accise (dipendono dalla quantità di consumo espressa in kWh)e l’Iva (che si paga sul valore economico del servizio con un aliquota del 10% per le utenze domestiche). Ed è proprio su quest’ultima che ci sono state delle incongruenze piuttosto evidenti, che hanno portato molte persone a dover pagare costi spropositato nonostante l’attenzione prestata ai consumi.

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Bollette luce, quando l’Iva è un’ingiustizia

Bollette luce troppo care
Contatore luce

L’Iva viene applicata sul costo totale, quindi a tutte le voci presenti in bolletta, ma qualcosa ben presto potrebbe cambiare. Una sentenza della Commissione tributaria provinciale di Varese numero 504 dello scorso 12 dicembre, ha sancito che non deve essere pagata l’Iva sugli oneri di sistema, visto che quest’ultimi hanno già una natura tributaria e pertanto possono far parte della base imponibile su cui si paga l’Iva. Detta in termini poveri quindi, in questo modo si paga una “tassa su un’altra tassa”. Una vera ingiustizia insomma.

Gli oneri di sistema vengono infatti utilizzati per finanziare le politiche dello stato come ad esempio le fonti di energia rinnovabili. Dunque, sono dei tributi a tutti gli effetti, che i cittadini pagano per interessi a beneficio della collettività

D’ora in avanti quando si legge la bolletta è bene prestare attenzione a questo particolare che un po’ alla volta sottrae denaro agli utenti. Non è da escludere comunque che in virtù di questo precedente la Corte di Cassazione possa prendere un provvedimento definitivo volta ad eliminarla dagli oneri di sistema.

Nel frattempo gli esperti del settore invitano i contribuenti ad inviare una raccomandata con la richiesta di rimborso di Iva non dovuta.

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