L’opinionista di Uomini e Donne Tina Cipollari potrebbe convolare nuovamente a nozze dopo il matrimonio finito male con Kikò Nalli
Tina Cipollari potrebbe sposarsi nuovamente nel 2020. A lanciare la “bomba” il noto settimanale “Nuovo” secondo cui il volto storico di Uomini e Donne starebbe organizzando il tutto in gran segreto. D’altronde la storia con il ristoratore Vincenzo Ferrara (con cui è fidanzata da un anno e mezzo) procede a gonfie e vele e nonostante in passato abbia smentito l’ipotesi i tempi sembrano maturi.
Si tratterebbe della seconda volta per la Cipollari che è stata sposata con l’Hair stylist Kikò Nalli dal 2005 al 2018, protagonista dell’ultima edizione del Grande Fratello Vip. Dalla loro unione sono nati tre figli a cui Tina è molto legata.
Leggi anche -> Tina Cipollari, scherza sulle corna al Maurizio Costanzo Show
Tina Cipollari, le indiscrezioni sul “nuovo” matrimonio
Secondo le informazioni raccolto da “Nuovo” i due starebbero organizzando tutto in gran segreto e avrebbero addirittura già fissato la data. A tal proposito non si hanno dei riscontri certi, ma tutto lascia presagire che il fatidico sì possa arrivare nei primi tre mesi del nuovo anno. Dunque, la crisi di cui si era parlato nelle scorse settimane si è rivelata infondata. Il desiderio di rifarsi definitivamente una vita d’altronde ce l’ha sempre avuto, ma voleva aspettare il momento giusto, onde evitare di commettere i medesimi errori del passato.
Stavolta però qualcosa sembra essere cambiato e nonostante qualche più che lecito timore, la Vamp di Viterbo è pronta ad unirsi a Vincenzo Ferrara. La coppia non si presta molto ai gossip e preferisce vivere la propria vita con assoluta riservatezza, ma in quest’occasione qualcosa è trapelato, anche se manca ancora l’ufficialità. Nel caso si tratterebbe di una notizia assurda, probabilmente tra le più clamorose di inizio 2020, che nonostante non sia ancora iniziato si preannuncia già decisamente scoppiettante.
Leggi anche -> Uomini e donne, l’ultima foto di Tina Cipollari scatena i fan: ecco perché