Lo scorso 27 dicembre il Ministero della Salute, ha disposto il ritiro per rischio alimentare di un prodotto abbastanza in auge durante le festività, ecco perchè
La sicurezza alimentare è un fattore molto importante soprattutto nel nostro paese sempre molto attento in tal senso. Gli operatori del settore alimentare (OSA), hanno l’obbligo/dovere di informare i propri clienti sulla non conformità degli alimenti posti da essi in commercio e successivamente sono tenuti al tempestivo ritiro dal mercato.
In seconda istanza, qualora il prodotto fosse già stato venduto al consumatore, è doveroso da parte dell’OSA provvedere al richiamo. Nella dettaglio, è necessario informare sui rischi che si possono correre tramite cartelli da apporre nei punti vendita. Inoltre bisogna aggiornare con un richiamo l’apposita sezione del portale del Ministero della Salute.
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Richiamo prodotti alimentari: rischio ritiro per un prodotto tipico del Natale
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Nella fattispecie pochi giorni fa, per l’esattezza il 27 dicembre, il Ministero della Salute ha disposto un nuovo ritiro per quanto concerne i surgelati, nella fattispecie per le code di mazzancolle. A far scattare l’allarme è stato il rischio chimico a cui va in contro questo alimento. Si tratta di un prodotto facilmente reperibile nei banchi dei surgelati durante questo periodo di festività. Anzi, c’è anche la possibilità di averlo già mangiato. Nel dettaglio ecco tutte le informazioni del caso per quanto concerne questo particolare caso.
Come già detto si tratta di code di mazzancolle tropicali. Il marchio è Luna Nera e il numero del lotto di produzione è 1909413-0. Arrivano direttamente dall’azienda Prosexpo; Processadora Y Esportadora De Mariscos S:A situata in Ecuador. Dunque nel caso ci si fosse già imbattuti in questi molluschi surgelati è bene non consumarli e provvedere alla restituzione al punto vendita dove è sono stati acquistati.
Per quanto concerne invece il motivo di questa disposizione, è stato ritenuto pericoloso l’alto valore dei solfiti al loro interno (più alto rispetto alla soglia consentita dai limiti di legge). Da qui appunto il rischio chimico.
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