Un servizio de Le Iene sul caso Vannini andato in onda ieri sera ha fatto venire alla luce ulteriori particolari agghiaccianti sulla vicenda
Sono passati ormai più di quattro anni da quel tragico 17 maggio 2015 in cui Marco Vannini. Un ragazzo di appena 19 anni, perse la vita a Ladispoli a casa della fidanzata Martina Ciontoli freddato da un colpo d’arma da fuoco. Un giallo che nonostante le varie sentenze emesse nel corso degli anni, ancora lascia diversi dubbi.
Il padre della ragazza Antonio Ciontoli ex militare, ha poi confessato il crimine, dichiarando che l’azione è avvenuta per “errore”. In primo grado è stato condannato quattordici anni di reclusione poi ridotti a cinque dalla Corte d’Assise d’Appello lo scorso marzo. Una pena ritenuta da molti, in prims dalla famiglia Vannini non congrua con l’omicidio commesso.
Leggi anche -> Anticipazioni – Quarto Grado: i casi Marco Vannini e Annamaria Sorrentino
Caso Vannini: i particolari delle intercettazioni
Nel corso della puntata de Le Iene di ieri sera è andato un servizio del noto inviato Giulio Golia, che ha portato alla luce ulteriori retroscena circa la famiglia Ciontoli. Particolari decisamente agghiaccianti. I genitori di Martina a pochi giorni dalla tragica scomparsa di Marco, si sono lasciati andare ad alcune chiamate di carattere meramente materialistico.
Il pensiero infatti è andato subito alle proprietà e alla paura di perderle per via di un eventuale risarcimento. Nelle telefonate si evince inoltre la preoccupazione circa i conti della famiglia. Si prospettano ipotesi di spostamento di somme di denaro dal conto di Antonio Ciontoli a quelli “nuovi” della moglie Maria Pezzillo. Dunque altra “carne al fuoco” in vista dell’attesa sentenza della Cassazione.
Leggi anche -> Anticipazioni | Rai 3, Chi l’ha visto?| stasera Marco Vannini e gli altri casi