La showgirl venezuelana Aida Yespica è ospite al programma Verissimo di Silvia Toffanin: un’intervista tra le lacrime in cui racconta il dramma vissuto e il suo dolore: ecco le sue parole
Nel corso della puntata di oggi, domenica 21 dicembre 2019 di Verissimo, il programma condotto su Canale 5 da Silvia Toffanin, tra gli ospiti c’è Aida Yespica, la bella showgirl venezuelana, intervenuta per raccontare il proprio dramma e il dolore vissuto.
Una puntata ricca di spunti, quella di oggi, e con tantissimi ospiti, tra cui Federica Panicucci e Marco Bacini, per la prima volta insieme come coppia.
Senza dimenticare la bella e scoppiettante conduttrice Wanda Nara, la moglie del calciatore Mauro Icardi, che durante l’intervista racconta dei dubbi sul futuro.
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O ancora l’attore Paolo Ruffini che racconta, malinconico, del dolore provato in seguito alla fine della sua storia con Diana Del Bufalo.
Tra i tanti temi affrontati dalla modella e showgirl venezuelana Aida Yespica, quest’ultima ha condiviso con Silvia la sua intensa e drammatica esperienza inerente al figlio Aaron, nato dalla relazione con l’ex calciatore di Parma e Roma Matteo Ferrari, nel 2007.
Di seguito le sue parole che cattureranno l’attenzione e il cuore dei telespettatori e di tutti coloro che la seguono con attenzione giorno per giorno.
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Aida Yespica, il suo dolore raccontato a Verissimo, da Silvia Toffanin: lo studio la ascolta con attenzione
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Una lunga e intensa intervista, quella rilasciata da Aida Yespica a Verissimo da Silvia Toffanin, con momenti di grande intensità e lacrime, via via che si approfondisce il tema degli argomenti da lei trattati, estremamente intimi e personali. Dopo l’applauso del pubblico, inizia la chiacchierata con Silvia.
Silvia la accoglie, spiegando che Aida sta vivendo una situazione complicata e le chiede cosa sta succedendo.
“Non vedo mia figlio da da 4 mesi, il Venezuela vive un momento duro, aspetto da 4 mesi il passaporto, non so cosa succede, sono andata due volte al consolato per avere risposte ma niente. 4 mesi, ho provato di tutto per vederlo, non ho visto e non ho pagine nel passaporto, ne ho chiesto uno nuovo e di poter avere il visto America. Ma sembra impossibile.”
Silvia mostra le foto di Aida insieme al figlio, che ha visto per sole poche ore.
“Fin quando ha avuto 7 anni l’ho avuto. Quando abitavo a Los Angeles ho investito dei soldi soldi per un film e per un’impresa. Mi hanno truffata e rubato. Ho dato il piccolo al padre perché mi stava scadendo il visto. Lui ha iniziato ad andare a scuola lì. Intanto io mi spostavo da Los Angeles all’Italia. Poi abbiamo deciso che era meglio stesse lì. Io ho dovuto iniziare da zero, senza soldi, dopo la truffa. Quando ho iniziato a lavorare ho voluto riprendere mio figlio, mi sono resa conto però che stava bene lì, lo vedevo felice. Andavo lì, stavo per un mese, ed ero d’accordo con la decisione.”
“Quando è iniziato il problema?”, chiede Silvia.
Mi arriva a febbraio un documento, mi dicevano che dovevo presentarmi in America, il padre volevo l’affidamento esclusivo. La battaglia legale l’ho vinta negli Stati Uniti, in Italia non è possibile perché non è residente qui. Io però non ho documenti per andare li e non c’è rapporto con il padre.”
“Pensavo che i rapporti con fossero buoni con il padre, perché vuoi togliermi il bambino? Ho saputo che è venuto in Italia e neanche me l’ha detto, nonostante stessi male. Non ha fatto nulla, poteva portarmelo in Messico, dove posso andare, per farmelo godere per un po’. Io ho solo una pagina sul passaporto, ma ho solo una pagina.”
“L’ho visto 4-5 ore qualche giorno fa, mi ha rotto il cuore. Vederlo per così poco. Perché? Perché non me l’ha lasciato? Sei qui vicino a casa, perché non me lo lasci? L’ho chiesto per favore, di lasciarmelo per la sera. Sono sua madre, un po’ di cuore. Sono stata sempre buona con lui, per due anni non mi ha dato il mantenimento e non mi interessava perché lavoravo.”
“Come siamo arrivati a questa situazione”, chiede la Toffanin. “Cosa puoi fare?”
“Quando avrò il passaporto andrò li ogni mese a vederlo, però ora che è qui, perché non me lo lasci due o tre giorni, sapendo che non lo vedo da 4 mesi. È Natale. Non riesco a capire”.
Cosa dice tuo figlio?, domanda la conduttrice.
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Il dolore e le lacrime di una mamma distrutta, a Verissimo Aida racconta il suo dramma
“Gli ha messo le cose in testa – spiega parlando del padre -. Lui dice che non lo voglio vedere. Mi è venuta la dermatite per lo stress”, poi chiede un fazzoletto. “Sono dimagrita – continua – posso andare a trovarlo quando voglio come in passato”.
Non potete accordarvi?, insiste Silvia.
“Impossibile con una persona senza cuore. Adesso basta, non è giusto. È dura.”
Silvia ripete che non sa come sono andate le cose, è qui a sentire la versione della Yespica. E ribadisce di non aver visto i documenti in quesitone e dà diritto di replica a Matteo.
“Ho passato sei mesi che stavo male, piangevo. Ho cercato gli avvocati ma mi hanno detto ch da qui non potevo fare nulla.
Vuoi dire qualcosa a Matteo?, chiede in chiusura la presentatrice di Verissimo.
“Un po’ di cuore, stiamo parlando di nostro figlio. Il piccolo soffre perché vede la situazione, vorrebbe vedere la mamma e il papà insieme e non è possibile, lo sa. Ma almeno… È inutile fare appelli.”
Silvia dice che le dispiace e Aida ripete che vuole il passaporto per poter vedere il figlio. Poi arriva l’abbraccio commosso tra le due.
