Giulia De Lellis si racconta a Vanity Fair: dalle colleghe che “Si vendono”, alla passione per la moda, alla storia, archiviata, con Andrea Damante, per finire con lo svelare quella cosa che le mette l’ansia
Giulia De Lellis si racconta e lo fa senza esclusione di colpi in un’intervista a “Vanity Fair”. La star in ascesa nel firmamento delle influencers italiane mette a segno un colpo dopo l’altro. Dal successo del libro autobiografico “Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!” alla webseries in arrivo in cui ci sarà il suo “battesimo” da attrice. A Vanity Fair parla senza peli sulla lingua delle sue “colleghe“: “La verità? Penso che molte volte abbia ragione. Perché tante mie colleghe, non tutte ma tante, si vendono e basta. Per cinque o diecimila euro sono pronte a sponsorizzare tutto, anche le cose che non amano, anche quelle che non si metterebbero mai. Invece la mia storia insegna altro: empatia e autenticità. […] Non mi offendo se qualcuno mi scambia per superficiale. Mi offendo se qualcuno mi dà della venduta. Io non ho mai mostrato, promosso o esposto qualcosa che non mi convinceva, che non ho provato per prima, che non ho amato io stessa. L’onestà, l’empatia, l’autenticità di quello che faccio mi hanno portato dove sono. In quanti possono dire la stessa cosa? In quanti davvero credono nel lavoro e amano tutto quello che promuovono? Forse bisognerebbe partire da lì, dal profondo rispetto che hai per quello che fai, per capire il cambiamento dei social, la rivoluzione in atto e forse anche un po’ del mio talento”.
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A proposito della sua passione per la moda, la De Lellis (che ha di recente dichiarato di cercare collaboratori) confessa di aver avuto sempre un interesse profondo nei confronti della moda, sin dall’adolescenza, e parla di un aneddoto relativo al periodo delle scuole superiori: “Mia madre mi iscrisse al liceo classico. E io odiavo greco e latino. Ma era la scuola più vicina a casa. L’altra, quella di moda, distava un’ora e mezzo di autobus. Così mi mandò a ripetizioni da una professoressa, Simonetta. 50 euro all’ora. Io ero arrabbiata con me stessa perché non riuscivo a digerire l’idea che lei spendesse soldi per una cosa che non mi piaceva. Allora feci così: delle due ore passate ogni settimana con Simonetta, una la trascorrevo con lei, l’altra nella libreria sotto casa sua. Era un posto bellissimo: vendevano riviste e libri di moda, con tanto di cartamodelli e tessuti. Un paradiso per me. Peccato che un pomeriggio Simonetta mi becca lì, mi chiede cosa faccio e perché mia madre non è ancora arrivata. Crolla il castello di carta, mi metto a piangere, le racconto tutto. Lei chiama la mamma, parlano per mezz’ora, mentre io aspetto in corridoio. Il giorno dopo vengo trasferita dal liceo classico alla scuola di moda a un’ora e mezzo di autobus”.
Come molti sapranno, Giulia ha mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo grazie al programma Uomini e donne e al suo lungo fidanzamento con Andrea Damante, l’uomo che l’ha ispirata per il libro “Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!” che svelerebbe proprio i tradimenti di lui. A Vanity Fair la bella influencer parla del momento in cui ha capito che la storia con Damante era finita: “Un rapporto che non funziona è sempre brutto. A 20 anni, poi, è il mondo che finisce. Ricordo il momento esatto in cui l’ho capito: in Kenya, all’alba di una mattina spettacolare. Eravamo insieme, io e lui, su una mongolfiera. Sotto di noi la savana, gli animali, un panorama mozzafiato. Però lo stavo guardando da sola, anche se c’era lui accanto a me. Così vicino, così lontano. In quel momento ho capito che l’amore non basta. Mi sono detta: benvenuta nel mondo degli adulti, Giulia!”.
Ma oggi quel capitolo è chiuso e Giulia è felice accanto ad Andrea Iannone (che ha di recente dichiarato di voler entrare in affari con lei), con il quale si è trasferita a Lugano e al quale ha manifestato la sua vicinanza in seguito all’indagine su di lui in seguito alla positività riscontrata in un controllo antidoping. La De Lellis non nasconde l’ansia che prova quando il suo fidanzato è in pista: “Una volta, quando l’ho visto cadere, mi si è fermato il cuore. In pista, i rumori sono assordanti, non sentivo più niente. Poi l’ho visto rialzarsi, mi sono detta, si sarà rotto un dito o una gamba ma almeno è vivo. Sto male sempre ma non glielo dico. Perché la passione non si giudica né si ferma. Però non deve farmi diventare gelosa, quello no”.
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In effetti Giulia confessa di essersi molto arrabbiata per alcune avances ricevute dal fidanzato: “Non sono ridicola, però se certe donne non hanno rispetto di me, allora mi è capitato anche di dare una botta a qualcuna. Per fortuna non c’era nessuno a riprendermi!”.
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