Eliminato dalla Coppa di Lega inglese, e con un secco 5-0 da parte dell’Aston Villa. La strana vicenda del Liverpool di Klopp
Il Liverpool gioca e perde in Coppa di Lega, ma la squadra è altrove. Nemmeno Klopp è rimasto in Inghilterra e così i Reds devono schierare la Squadra B.
Tantissimi ragazzini, si sono visti catapultati nel calcio professionistico ma non hanno potuto fare a meno di uscire sconfitti, dal campo dell’Aston Villa.
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La prima squadra è altrove, ma loro sono costretti a giocare
La FA non vuole sentir ragioni e così il Liverpool, si ritrova ad affrontare la gara di Coppa, senza l’intera rosa.
Il movimento di calcio inglese, è negli ultimi anni tra i più belli ed apprezzati, con uno speciale format per le coppe nazionali, che talvolta consente a squadre cosidette “minori”, di affrontare i campioni che giocano in Champions League. Al sorteggio di Coppa di Lega, non era andata benissimo al Liverpool, che era stato accoppiato all’Aston Villa, già militante in Premier League. Tra l’altro la partita si presentava già insidiosa perché da svolgersi nel caldo Villa Park di Birmingham, dove l’Aston Villa gioca le partite casalinghe. Ma a suonare strano, ai dirigenti del Liverpool era più di tutto, la data fissata per la gara: 17/12/2019. Il Liverpool, il giorno dopo sarebbe sceso in campo contro il Monterrey, nella non vicinissima Doha, per la prima gara di Coppa del Mondo per club. Inevitabile, che tutta la squadra principale, più lo staff tecnico, sarebbero stati fuori dalla Gran Bretagna, quindi.
Ma quando la dirigenza del Liverpool chiese di spostare la data, ecco la sorpresa. Troppe gare di diverse coppe più quelle di campionato da giocare, la Lega inglese, non ne volle sapere, per la non felicità del vulcanico allenatore Klopp che subito protestò con i Tabloid per la scelta. Di fatto, i Reds sono stati impegnati in due gare in due giorni: cosa forse senza alcun precedente nella storia. In campo, contro l’Aston Villa, dei volenterosi ragazzini presi dalle squadre Under, che però, hanno perso la gara con un pesante 5-0. Sarà comunque una serata da ricordare per i quattordici ragazzi, molti dei quali, non avevano mai giocato in una prima squadra, come il sedicenne Elliott ed i dicassettenni: Hoever, Hill e van den Berg.
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