Scioccante la situazione in cui si sono imbattuti i carabinieri a Raffadali, Agrigento, durante un blitz: topi morti in un caseificio – ovile accanto a caciotte e ricotte
Nel corso di un blitz a cui hanno partecipato i carabinieri insieme al Centro Anticrimine Natura e al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro a Raffadali, in provincia di Agrigento, ciò in cui si sono imbattuti le forze dell’ordine è da non credere: un caseificio – ovile pieno di topi, morti e vivi, accanto a caciotte e ricotte.
Poiché il periodo storico è di grande attenzione nei confronti dell’ambente e dell’alimentazione, comunemente si pensa che i prodotti a chilometro zero rappresentino una garanzia, ma non è sempre così, hanno spiegato i militari dopo aver fatto l’incredibile scoperta.
La scena infatti in cui si sono imbattuti i militari è da non credere. All’interno del caseificio – ovile, quest’ultimi hanno trovato topi morti nei pressi di caciotte. Ma anche ricotte e vari prodotti caseari, fatti senza autorizzazione. Altri topi sono stati avvistati, in questo caso vivi, andare su e giù accanto ad ovini macellati clandestinamente.
Il tutto in presenza di formaggi, pronti per essere venduti.
LEGGI ANCHE –> È morta la ragazza travolta nel crollo del tetto della palestra
Scoperta choc nel caseificio in provincia di Agrigento con topi tra i prodotti: arrestato il titolare
Una scoperta dunque inquietante e raccapricciante, quella fatta dai carabinieri in quel di Raffadali, un comune del libero consorzio comunale di Agrigento in Sicilia, quando si sono accorti che il caseificio – ovile ospitava roditori morti e vivi in presenza di prodotti caseari.
Proprio i prodotti pare fossero non tracciabili, convenzionati senza cura sanitaria e regole preposte; scoperte dopo scoperte si sommavano ad ogni stanza perquisita. Non sarebbero mancati, pare, anche farmaci per uso veterinario abusi.
L’intervento delle forze dell’ordine ha dunque previsto il sequestro di ben 300 chili di alimenti conservati male, così come sono arrivate sanzionati amministrative pari ad un valore di 65 mila euro.
Contestualmente, per frode in commercio e contraffazione di sostanze alimentari, è finito in manette il titolare dell’edificio. Intanto, predisposto il ritiro dei suddetti prodotti venduti nei negozi tra Agrigento e provincia mentre sotto sequestro è l’edificio in questione.
LEGGI ANCHE —> Omicidio Luca Sacchi: arriva la testimonianza di Munoz
Inoltre, le forze dell’ordine hanno successivamente sequestrato altri 100 chili di formaggio, dopo aver rintracciato il corriere che si occupava di trasportare e distribuire i prodotti.
Fonte video: AgrigentoTVweb/Youtube