Omicidio Luca Sacchi: arriva la testimonianza di Munoz

Sentito sul caso dell’omicidio di Luca Sacchi, Domenico Costanzo Marino Munoz, amico della vittima, ha fatto sapere le sue sensazioni sulla sera del delitto. Le sue parole

Omicidio Luca Sacchi
Luca Sacchi (Facebook)

Domenico Costanzo Marino Munoz, sentito come persona informata sui fatti per il caso dell’omicidio perpetrato ai danni di Luca Sacchi, rilascia le sue dichiarazioni sulla sera dell’aggressione, queste le sue parole: “La sera dell’aggressione ho percepito che Luca, Anastasiya, Giovanni Princi e le persone notate in via Latina stavano facendo qualcosa di poco lecito e come da mia abitudine, ho preferito farmi i fatti miei… Anastasiya ha detto a Luca: ‘tutto a posto’. Lui ha annuito con la testa”.

Le dichiarazioni di Munoz, messe a verbale nel corso dell’audizione nell’ambito dell’udienza tenutasi davanti al Tribunale del Riesame, parlano di quanto avvenuto prima e dopo il delitto in cui Luca perse la vita per mano di Valerio del Grosso lo scorso 23 ottobre.

Anastasiya (sulla quale è stata aperta un’inchiesta) avrebbe detto dunque a Luca: “Tutto a posto”, e in merito a Giovanni Princi (amico di Luca arrestato per tentativo di qìacquisto di droga), fa sapere: “Ci ha salutato sul marciapiede di via Bartoloni mentre eravamo presenti io, Luca ed Anastasiya”.

A quel punto, riferisce Munoz, Anastasiya “Si è allontanata. Non ho visto cosa facesse perché si trovava alle nostre spalle e avrà detto qualcosa a Luca che io non ho percepito. Anastasiya aveva lo zaino in spalla e credo che sia tornata indietro verso via Latina, ma non l’ho vista perché io e Luca avevamo già svoltato l’angolo su via Mommsen. La fidanzata di Luca dopo circa due minuti ci ha raggiunti e ha detto a lui: ‘tutto a posto'”.

Omicidio Luca Sacchi: Munoz parla del ruolo di Princi nella vicenda criminale e della cessione di stupefacenti

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Anastasiya Kylemnyk (Facebook, @chilhavisto)

Poi prosegue: “Da quello che ho appreso durante questo periodo dai giornali ritengo molto verosimile che la sera dell’aggressione Luca, Anastasiya, Princi, i due soggetti conosciuti da quest’ultimo e probabilmente i due aggressori, avessero concordato una cessione o l’acquisto di sostanze stupefacenti. Non penso proprio che nella nostra passione della moto qualcuno abbia fatto traffico di moto o parti di esse, rubati. Anzi lo escludo”.

Ancora su Princi: “Princi ebbe un ruolo nella vicenda criminale”. “Dopo la morte di Luca ho deciso di allontanarmi dagli amici. La sera dopo, Giovanni Princi mi ha detto di voler passare la serata con me per “soffrire” la morte di Luca insieme, ma io palesando la voglia di stare solo con la mia fidanzata, ho declinato l’invito. La verità è che avevo intenzione di non incontrare Princi perché ho percepito che lui aveva avuto un ruolo nella vicenda criminale che ha portato alla morte di Luca”.

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