L’iniziativa di mettere Gesù Bambino nero nel presepe, è stata varata in una scuola dell’infanzia in provincia di Pordenone. Le polemiche già impazzano
Non è di certo un bel periodo per quanto concerne l’integrazione e la comprensione verso il prossimo. Le numerose vicende di immigrazione degli ultimi anni non hanno fatto altro che alimentare astio e pregiudizi, a scapito della mera umanità.
A tal proposito, ecco una nuova vicenda che rischia seriamente di creare ulteriori polemiche. Si tratta di un particolare caso successo in una scuola dell’infanzia ad Azzano Decimo, piccolo comune della provincia di Pordenone in Friuli Venezia Giulia. Le insegnanti hanno deciso di creare un presepe piuttosto particolare. Nella culla anziché porre il classico bambinello di carnagione chiara, hanno messo un bambolotto di Gesù Bambino di colore nero.
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Gesù bambino nero: il significato di questa scelta
Un gesto che in realtà ha significato molto profondo visto che nel presepe c’è solamente Gesù Bambino rigorosamente di colore nero avvolto in una coperta. Sotto di lui, ci sono il mare e un grande sole, mentre ai suoi lati le foglie e gli alberi che presumibilmente simboleggiano la terra ferma. Dunque un messaggio volto a sensibilizzare la gente su una tematica troppo spesso analizzata con superficialità e odio razziale.
Un appello volto a coloro che non riescono a focalizzarsi sulle difficoltà che questa gente affronta per attraversare il Mar Mediterraneo. In alcuni casi ci hanno rimesso la loro stessa vita, per cercare delle condizioni migliori rispetto a quelle del loro paese d’origine.
La decisione delle docenti però non è stata presa affatto bene dai consiglieri comunali di opposizione e dal consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia della Lega Ivo Moras. A tal proposito, ecco le sue dichiarazioni: “Solo un’amministrazione di sinistra poteva avvallare questa decisione. Non si potrà mai costruire un futuro se prima non si rispetta la storia”. La dirigente scolastica si è però schierata a difesa delle insegnanti sottolineando il significato di solidarietà umana dell’azione incriminata.
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