Alimentazione sostenibile a basso impatto ambientale: alcuni consigli

Negli ultimi anni si sta parlando di alimentazione sostenibile ed a basso impatto ambientale, ma cosa significa e quali sono i consigli da seguire?

Alimentazione sostenibile a basso impatto ambientale: alcuni consigli
Verdure, Fonte: Pxhere

Da diversi anni, ormai, si sente parlare in tv, in radio e sui giornali, di alimentazione sostenibile e a basso impatto ambientale. Ma cosa significa e quali consigli è possibile mettere in pratica?

Tra le diverse cause del riscaldamento globale, conosciuto anche come Global Warming, vi è l’utilizzo di materie prime di origine fossile, quindi non rinnovabili, e le varie attività umane, come gli allevamenti intensivi che rilasciano nell’ambiente una grossa quantità di CH2, nota anche come anidride carbonica.

Tra i vari effetti del riscaldamento globale, come tutti ormai già sapranno, vi è la desertificazione, la riduzione delle risorse di cibo in alcune zone del pianeta terra e la perdita di biodiversità.

Per evitare l’avanzamento del global warming ed evitare un peggioramento della situazione vigente noi, semplici abitanti del pianeta azzurro, possiamo mettere in atto alcuni accorgimenti che riguardano il nostro stile di vita e le nostre abitudini alimentari.

I consigli che seguiranno, secondo gli esperti in materia, contribuiranno sì a limitare l’avanzamento del fenomeno sopracitato, ma saranno anche un toccasana per la salute di tutti.

  • Cibi a Km 0 – Mangiare frutta e verdura di stagione e locale è fondamentale per avere una vita sana ed equilibrata, inoltre è un vero toccasana per la conservazione e la stabilità degli ecosistemi.

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Consigli utili per un’alimentazione sostenibile e a basso impatto ambientale

Alimentazione sostenibile a basso impatto ambientale: alcuni consigli
Verdure, Fonte: Pixabay

L’alimentazione sostenibile sarebbe dunque un buon modo provare a fermare l’avanzata del riscaldamento globale ad opera umana. Come sopra spiegato, le conseguenze global warming sono diverse, tra cui: la desertificazione, la diminuzione della biodiversità e la mancanza di cibo e materie prime in alcuni luoghi del Pianeta Terra.

Alcune accortezze e alcuni mutamenti nello stile di vita quotidiano da parte di tutti aiuterebbe a fermare l’avanzata del fenomeno sopracitato.

  • Plastic free – Secondo alcuni studi, un cittadino italiano produrrebbe circa 528 kg di rifiuti di cui circa il 40% sono imballaggi in plastica o suoi derivati. Come tutti ormai già sapranno, per smaltire la plastica un singola bottiglia di plastica l’ambiente impiega circa 5000 anni e i rifiuti di plastica che finiscono in mare danneggiano la flora e la fauna locale. Uno stile di vita che privilegia i prodotti non imbustati o imballati aiuterebbe l’intero ecosistema.
  • Zero sprechi – Molte persone non fanno caso ai diversi sprechi che ogni giorno compiono a discapito di altri. Tra i tanti sprechi vi è quello dell’acqua un bene comune, ma purtroppo non accessibile a tutti ancora oggi. Riuscire a non sprecare vorrebbe dire dare accesso all’acqua anche a chi al momento è impossibilitato perché vive in zone del pianeta in cui vi è la siccità.
  • No ai cibi elaborati – I cosiddetti cibi elaborati come carne, insaccati, formaggi ed altro, richiedono un’elevata energia e un grosso impiego di materie prime. Ovviamente non è necessario eliminare dalla propria dieta ogni prodotto, ma sostituirne qualcuno.

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Un’alimentazione sostenibile e a basso impatto ambientale può davvero fare la differenza per tutti gli abitanti del pianeta Terra e i consigli sopraelencati potrebbero essere un buon modo per cominciare.

 

 

 

 

 

 

 

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