Si sta parlando molto in queste ore, come normale che sia, del terremoto del Mugello che ha scosso Firenze e zone limitrofe: i sismologi non escludono altre scosse “più significative”
In queste ore, data la situazione e quanto accaduto in Toscana, tra gli argomenti più discussi tra i cittadini e l’opinione pubblica c’è il terremoto del Mugello che ha colpito Firenze e le zone limitrofe.
Una serie di scosse, un vero e proprio sciame sismico ha interessato infatti diverse aree della Toscana, venendo percepito anche all’esterno della regione stessa. La popolazione è andata nel panico, con gente in strada, scuole chiuse in alcune zone, traffico su binari e alta velocità sospesi su alcune tratte e danni ad edifici.
Questi ultimi eventi, come spiegano, non rappresentano tuttavia una sorpresa per gli esperti del settore, i sismologi.
Ad AdnKronos, il geologo Vittorio Toscano, vice presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, ha spiegato che in seguito al sisma in Albania, c’erano alcune voci diffuse in merito ad un possibile evento sismico nel Mugello. La motivazione sarebbe relativa alle spinte costali che sono più o meno le stesse. Quel terremoto era sintomo di un’area di tensione elevata che, dopo un tempo di inattività, spiegava che qualcosa si era mosso.
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Il terremoto avvenuto al Mugello e i numerosi eventi sismici che hanno interessato Firenze e diverse aree della zona circostante hanno sconvolto il luogo, destando preoccupazione tra la popolazione locale. Come detto, lo stesso evento era in qualche modo immaginabile dagli studiosi ed esperti del settore.
Il sismologo dell’INGV Antonio Persanti, in merito al sisma delle 4.37 registrato tra i comuni di Scarperia San Piero e Barberino del Mugello, ha spiegato all’AGI che ci si attendono ulteriori scosse nei giorni a venire. E che “non possiamo escludere nulla, neppure scosse di magnitudo più significative“.
Inoltre, ha aggiunto che nelle ore successive al terremoto di 4,5, si sono verificate ben 50 scosse. Il tutto, in una zona, quella del Mugello, nota per “sequenze sismiche ricche di eventi”.
Il sismologo ha anche spiegato che scosse di questo tipo non dovrebbero portare con sé danni, ma in virtù delle peculiarità del patrimonio artistico, tale eventualità non si può escludere.
Anche Mario Tozzi, altro noto esperto del settore, ha sottolineato che non è possibile meravigliarsi del fenomeno sismico in quel del Mugello. Ciò che invece deve essere fonte di preoccupazione è che “ancora oggi non siamo in grade di gestirne le conseguenze“, ha spiegato nel corso di un convengo ad Arezzo.
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