Terribile fatto di cronaca a Napoli, un 27enne è finito in carcere dopo aver abusato di sua cugina: le indagini sul caso accaduto nel 2017
Orribile fatto di cronaca accaduto a Napoli, precisamente a Mugnano: un ragazzo 27enne è stato messo in carcere dopo aver abusato di sua cugina nel 2017: ecco come si sono svolte le indagini.
La svolta del caso è finalmente arrivata. Dopo un lungo processo il 27enne napoletano è stato ritenuto colpevole degli abusi su sua cugina ed è stato portato in carcere dai carabinieri di Mugnano.
Secondo le ricostruzioni, il ragazzo ha dunque abusato di sua cugina dopo una serata passata insieme in discoteca. Il ragazzo, sempre secondo le ricostruzioni delle forze dell’ordine, ha compiuto gli atti sopracitato nella sua auto mentre accompagnava a casa la 22enne.
La ragazza, all’epoca dei fatti, era brilla e il 27enne ha approfittato della situazione per compiere gli atti sopracitati.
Il ragazzo già ai domiciliari è stato portato in carcere dopo i tre canonici gradi di giudizio e il rifiuto da parte della Corte di Cassazione del ricorso. Ora la pena da scontare ammonta a ben quattro anni.
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Napoli, ragazzo 27enne in carcere per aver abusato di sua cugina: le indagini
Un 27enne di Napoli, precisamente di Mugnano, è stato portato in carcere dopo lunghe indagini che hanno decretato la sua colpevolezza in merito agli abusi sessuali fatti nel 2017 ai danni di sua cugina.
Il ragazzo, secondo le indagini, si era offerto di accompagnare la 22enne a casa dopo una serata in discoteca. L’accusato, sempre secondo le ricostruzioni, avrebbe approfittato del fatto che la ragazza, all’epoca dei fatti, era un po’ brilla.
I carabinieri, aiutati dai presenti e dagli amici dei due giovani, sono riusciti a ricostruire l’oscura vicenda. Inoltre, nel corso delle indagini, le forze dell’ordine, sono riusciti ad avere il cellulare del ragazzo e a controllare i messaggi inviati alla cugina.
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Nei messaggi sopracitati, il giovane minacciava la ragazza per evitare la denuncia. Come già detto in precedenza, ora il ragazzo, già in precedenza agli arresti domiciliari, deve scontare una pena di ben quattro anni in galera.