Ad un mese dal loro lancio sul mercato da parte della Ferrero, i Nutella Biscuits sono già in cima alle preferenze degli italiani
Nell’ultimo mese non si è parlato d’altro (o meglio non si è mangiato altro) per quanto concerne i prodotti dolci. I Nutella Biscuits sono entrati in rampa di lancia nel cuore e soprattutto nelle gole delle persone. Nei supermercati sono andati a ruba e addirittura in alcune località sono stati rivenduti a prezzi maggiorati nei minimarket vista l’irreperibilità.
A proposito di questi deliziosi biscotti, ci sono alcune curiosità tutte da scoprire. Il primo aspetto decisamente particolare è che non si tratta di un’idea improvvisa, bensì di un esperimento durato dieci anni, in cui sono stati investiti addirittura 120 milioni di euro. Una cifra assurda se si considerano i 15 milioni di media che si spendono solitamente in fase di sperimentazione.
Lo stabilimento di produzione si trova a Balvano in provincia di Potenza. Si tratta di una costruzione da record, l’isola picker più grande del mondo con oltre 40 braccia meccaniche, 7 robot e 200 motori.
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Nutella Biscuits: le altre curiosità sui biscotti del momento
Per quanto concerne gli aspetti, visto il successo avuto fin dall’uscita, non c’è da meravigliarsi del fatto che hanno generato un fatturato di circa 8 milioni di euro in circa tre settimane. Sono state vendute 2,6 milioni di confezioni per un totale di 57 milioni di biscotti. L’obiettivo è raggiungere 80 milioni entro un anno, ma con questo andamento si può andare ben oltre. Per questo sugli scaffali dei supermercati e degli alimentari vengono sostituiti con una velocità impressionante, circa 2,2 volte più rapidamente rispetto agli altri prodotti marchiati Ferrero. Vista la grande richiesta in alcuni esercizi è stato stabilito un limite massimo di tre scatole acquistabili a persona. Una decisione per garantire un po’ a tutti di poter assaporare il nuovo e delizioso prodotto.
Per quanto concerne l’area in cui i Nutella Biscuits sono stati acquistati maggiormente, il Nordovest si aggiudica la palma d’oro. In Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle D’Aosta si sono registrate il 37% delle vendite totoali. Un dato dovuto anche al fatto che la Ferrero si trovi proprio in questa zona. Nel resto d’Italia, il Nordest può vantare il 16%, mentre al Centro e al Sud più del 20%.
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