Muffa in casa: 15 segnali fanno capire che fa male

La muffa in casa costituisce un pericolo per la salute na non sottovalutare, perchè potenzialmente letale. Scopriamo quali sono i sintomi da non sottovalutare e come risolvere definitivamente il problema

La muffa fa male
Muffa nelle pareti domestiche (Facebook)

La muffa è un tipo di fungo pluricellulare che tende a svilupparsi molto in ambienti confinati incidendo pesantemente sulla qualità dell’aria che respiriamo. Essa ci espone a rischi per la salute che molto spesso vengono sottovalutati o addirittura completamente ignorati. In primo luogo può capitare che la muffa presente negli angoli delle pareti domestiche, sul soffitto del bagno, oppure nei pressi di finestre, solai e scantinati possa provocare l’insorgenza di infezioni, reazioni allergiche o risultare tossici.

La causa che determina lo sviluppo della muffa è da rinvenire nell’alto tasso di umidità presente nell’aria degli ambienti confinati.

Il problema della muffa, oltre ad incidere su un piano estetico all’interno delle abitazioni, è causa silente dello svilupparsi di una serie di problematiche che colpiscono l’uomo e che spesso si fa difficoltà ad associare a questi microorganismi.

Le patologie associate alla muffa sono davvero tante, a partire dalle asme croniche dei bambini (si stima che ben il 13% delle asme croniche dei più piccoli siano dovute proprio alla presenza di un’umidità eccessiva nelle abitazioni).

Altri sintomi, spesso considerati “senza causa” ma in realtà connessi alla proliferazione di questi funghi, sono un eccessivo affaticamento, una debolezza cronica, una sensazione di malessere dopo aver praticato attività sportiva, crampi e dolori muscolari e articolari, persistenti mal di testa, rossore agli occhi e visione sfocata, vertigini, dolori addominali, nausea, diarrea, sudorazione notturna, necessità continua di urinare, in realtà l’elenco potrebbe continuare quasi all’infinito.

Tra le malattie più gravi dovute all’esposizione da muffa sono da annoverare l’Aspergillosi Broncopolmonare Allergica (ABPA). Si tratta di una malattia polmonare causata da parti di muffe del genere ‘Aspergillus’. A rischio di contrarre questa malattia sono innanzi tutto quei pazienti che sono già affetti da grave asma cronica.

Un’altra conseguenza dell’esposizione ad umidità eccessiva è l’insorgenza di infezioni interne di tipo fungineo o batterico in grado di rivelarsi potenzialmente letali. Soggetti a rischio sono i pazienti con un sistema immunitario molto indebolito, come chi ha subito un trapianto di organi oppure chi sta combattendo contro un cancro.

Oltretutto, la muffa è essa stessa cancerogena a causa del rilascio di tossine molto pericolose. Ma come fare a capire se il proprio organismo è esposto a tossine derivanti da funghi? Esistono dei test ed esami medici che riescono a rispondere a questo quesito. Nel caso in cui l’esito di questi test sia positivo sarà necessario sia seguire una terapia apposita, che procedere immediatamente alla bonifica dell’ambiente domestico.

Muffa in casa: come correre ai ripari

Muffa sul soffitto
Muffa sul soffitto (Facebook)

La prima cosa da fare è quella di andare alla ricerca della fonte del problema di umidità: può trattarsi di una tubazione che perde, di infiltrazioni di pioggia attraverso il tetto, o la stessa acqua presente negli intonaci quando è in corso l’asciugatura dei materiali.

Come vedete, si tratta di sintomi che possono essere legati alle cause più diverse, tra le quali la muffa, che tuttavia viene regolarmente ignorata.

La prima cosa da fare è ovviamente quella di guardarsi intorno. La presenza di muffa nella nostra abitazione è un primo campanello d’allarme: non sottovalutiamo questa circostanza riducendola ad un semplice fattore estetico della casa.

Quindi bisogna passare alla fase della rimozione del problema. In questo senso esistono dei protocolli da seguire, come le Linee Guida dell’Ente di Protezione Americano (EPA) che spiegano i vari passaggi prestando particolarmente attenzione a come evitare contaminazioni e pericoli per la salute, ad ogni modo, il consiglio è sempre quello di rivolgersi a personale qualificato ed esperto nel trattamento e nell’eliminazione di queste problematiche.

Può pero capitare di essere di fronte ad un tipo di muffa che non trova la sua origine in perdite di tubazioni o infiltrazioni, ma che risulta legata al fenomeno della condensa. Andrà quindi fatta particolare attenzione ad alcune pratiche. Si dovrà evitare di asciugare i panni all’interno di abitazioni, occorrerà coprire le pentole durante la fase di bollitura, areare regolarmente tutte le camere, aprire le finestre dei bagni o utilizzare un efficace sistema di ventilazione, non posizionare gli arredi a ridosso delle pareti ma spostarli di alcuni centimetri, evitare di far scendere la temperatura dell’abitazione al di sotto dei 15° e soprattutto avere un buon isolamento dall’esterno. Senza dimenticare che esistono delle sane abitudini come quella di una passeggiata all’aria aperta che possono risultare particolarmente salutari in questi casi.

 

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