Tv in lutto, morta aspirante concorrente X factor

Trovata morta a Leeds, Gran Bretagna, Ariel Burdett. La cantante era diventata famosa nel 2008 per il suo singolare litigio con i giudici di X factor

È stata trovata morta nella sua casa di Leeds, Inghilterra, un’ex aspirante concorrente di X factor, Ariel Burdett, 38 anni. In due giorni, è seppur per motivi diversi, la seconda notizia di morte legata ad un reality.

Ariel Burdett è sicuramente stata uccisa, perché al momento del rinvenimento erano evidenti i segni di una coltellata alla gola. Burdett, diventò famosa nel 2008 per un video che la vedeva insultare i giudici di X factor Uk, praticamente senza essere stata mai provocata.

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Inghilterra, trovata morta ex concorrente di X factor

Era da giorni, che non si avevano sue notizie, il padrone di casa aveva persino chiesto ad alcuni impiegati di andare a bussare per assicurarsi che la trentottenne stesse bene, ma nessuno rispondeva alla porta. Poi, la scoperta della polizia: Ariel era morta già da qualche giorno e la causa è una ferita da taglio sulla parte destra della gola. Non si sa chi abbia potuto compiere il gesto ed ora sono in corso le indagini.

Il video che fece tanto scalpore, risale al provino che Ariel Burdett, fece per la versione britannica di X factor. La cantante, che si era qualificata come “vocal coach olistica”, era entrata in studio e, strappandosi il numeretto dei concorrenti dal braccio, aveva esclamato: “Mettiamo subito le cose in chiaro, io non sono un numero. Sono un essere umano”. Cheryl, cantante e nuova giudice del programma, esclamò all’epoca di aver avuto paura, anche perché la “performance” della concorrente non finì lì. L’esibizione, in cui Ariel passò da uno stile all’altro di canto, in pochi secondi, non piacque ai giudici, venendo anche amaramente contestata da Simon Cowell. Di tutta risposta però, la concorrente insultò di nuovo i giudici, stavolta con termini abbastanza forti, fino a costringere la sicurezza ad allontanarla con la forza.

Da allora poi, la cantante cambiò sia look che nome d’arte, non raggiungendo mai però, il successo sperato. Ora si indaga sul movente e sul colpevole della sua morte.

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