Si chiama “body sushi” la pratica della “donna vassoio”. Richiama un’antica usanza giapponese, che ormai da tempo è andata in disuso
Proprio nei giorni in cui stanno andando in scena diverse manifestazioni per sensibilizzare le persone contro la violenza sulle donne, sta tenendo banco un caso che sembra stonare un po’ in tal senso. Al Mama Ines, un locale a due piani di Cercola in provincia di Napoli, in alcune serate è andata in scena il “body sushi”, una pratica secondo cui il cibo (in questo caso giapponese) viene servito sul corpo di una donna seminuda. Un’usanza decisamente datata, che risale ai tempi dei samurai, quando nel paese del sol levante si festeggiavano le vittorie consumando prodotti alimentari serviti su delle “donne vassoio”.
Riportata ai giorni nostri, un’attività di questo tipo suscita grande curiosità nel genere maschile, che non si sono lasciati scappare la possibilità di immortalare tutto e di postarlo sui principali social network.
Dunque, tonno, sushi, gamberetti, salmone e pesce spada vengono posti su una ragazza facendo attenzione che nulla possa cadere in zone intime. Una fondamentale premessa è che seppur la suddetta attività possa apparire poco ortodossa, coloro che si prestano, lo fanno in tutta tranquillità e con la consapevolezza che non c’è nulla di male nel farlo.
Una constatazione che però non basta a placare le polemiche che sono scaturite nei confronti del locale situato nel comune campano, attaccato anche dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli. A tal proposito ecco le sue dichiarazioni: “Siamo nel 2019 e le ragazze sono ancora trattate come degli oggetti. Così si mette a rischio la loro dignità, le quali devono essere apprezzate come persone, non come carne da macello. Così è vergognoso”.
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Donna vassoio: la risposta del proprietario del locale
Accuse a cui il titolare del Mama Ines Massimiliano Iovine ha risposto a tono: “Non abbiamo bisogno di queste cose per incentivare i clienti. Si tratta solo di una delle tante iniziative di animazione del nostro locale. Esiste anche un “body chocolate” fatto sul corpo di uomo. Perchè non c’è lo stesso scalpore? Si tratta di modelli, che dopo questa performance animano la serata in pista da ballo. Se ci sarà bisogno opterò per la denuncia. Non posso far passare certe offese”.
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