Ripristinato il transito su una sola corsia dell’A26 per senso di marcia. Proseguono le indagini di verifica della sicurezza sui due viadotti. Situazione ancora critica
Ripristinato il transito in maniera parziale sulla A26 nel tratto tra Voltri e Masone. Grazie ad uno scambio di carreggiata verrà ripristinato il transito su una sola corsia per senso di marcia. Questa soluzione consentirà di far proseguire i lavori di verifica su i due viadotti Fado e Precetti ritenuti in cattivo stato e pertanto non sicuri.
“A fronte di gravi ammaloramenti riscontrati, abbiamo segnalato criticità sul ponte Fado in direzione Alessandria e sul Pecetti in direzione Genova Ventimiglia, sulla A26. Rappresentanti di Aspi hanno preso atto e sono intervenuti”, informa la Procura di Genova.
Chiusura del tratto della A26: critica la situazione viabilità in Liguria
E’ di ieri la notizia della chiusura del tratto della A26 al fine di avviare tutte le verifiche necessarie. “Tale misura”, spiegava Autostrade, “viene assunta per consentire l’esecuzione di verifiche tecniche sui viadotti Fado Nord e Pecetti Sud, presenti in tale tratta. La Direzione di Tronco condividerà i risultati di tali verifiche con gli enti competenti”.
E’ ora in corso un’indagine della Procura che interessa non solo il crollo del Ponte Morandi, ma anche presunti falsi report inerenti allo stato di sicurezza di alcuni viadotti, tra i quali il Precetti.
La Liguria sta vivendo un momento critico sul fronte viabilità: “Genova è tornata ad essere probabilmente quella che era negli anni ’30”, fa sapere il Governatore ligure Giovanni Toti, convocato in Prefettura a Genova insieme al Sindaco.
Preoccupato, il Presidente della Regione chiede l’intervento del Governo. Per Il Presidente è necessario che intervenga per garantire la sicurezza dei cittadini e l’economia “non solo di Genova e della Liguria, ma del Nordovest d’Italia che dipende dai nostri porti, francamente oggi non raggiungibili” e anche “la viabilità di una regione dove si pagano le tasse e dove vi è oggi un diritto costituzionale non garantito, che è quello della mobilità”.
Poi prosegue: “Per la sicurezza dei cittadini, auspichiamo che si facciano tutte le indagini del caso. Si resta stupefatti che si arrivi ad un anno e 4 mesi dal crollo di Ponte Morandi a provvedimenti così drastici, senza che prima nessuno abbia pensato di intervenire. Mi chiedo che fine abbiano fatto gli ispettori del ministero, i periti, contro periti, tutti coloro che per un anno e 4 mesi hanno analizzato tutto questo”.