Bresaola della Valtellina: il salume tra i più amati dagli italiani

La Doxa-Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina Igp ha stilato una classifica sulle preferenze degli italiani riguardante gli affettati 

Bresaola
Bresaola (Instagram)

Non sempre le credenze popolari corrispondono alla realtà dei fatti. Ad esempio per quanto concerne i salumi, spesso e volentieri si tende a pensare che mortadella e salame siano in cima alle preferenze degli italiani. Niente di più falso.

Tra gli insaccati più amati nel Bel Paese c’è la Bresaola della Valtellina Igp. A tal proposito è significativa la classifica sulle abitudini alimentari degli italiani di questo prodotto redatta da Doxa-Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina.

Un risultato dovuta alla sua eccessiva leggerezza: il 46% delle persone credono che abbia un ridotto contenuto di grassi, sale e conservanti. Parametri decisamente in linea con quelle che sono le esigenze dei consumatori odierni, sempre molti attenti alle proprietà salutari di ciò che mangiano.

Nella fattispecie la Bresaola della Valtellina Igp è sul terzo gradino del podio delle preferenze con il 32% delle preferenze. Una percentuale che aumenta al 39% se si considera la fascia d’età tra 30 e 49 anni. L’unica problematica in tal senso è la tassazione riguardante l’importazione di carni extra Ue destinate alla trasformazione in bresaola. I dazi specifici applicati a questa categoria sfavoriscono i produttori, che non sono in grado di sostenere certe spese.

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Non solo Bresaola: gli altri salumi presenti in classifica

Salumi
Salumi italiani (Instagram)

Naturalmente in una nazione dove i salumi sono una sorta di cultura, il consumo è abbastanza elevato. Al primo posto ci sono prosciutto crudo (57%) e prosciutto cotto 49(%). Altri prodotti di assoluta prelibatezza come la mortadella (28%) e il salame (24%) sono ormai finiti dietro rispetto alla Bresaola della Valtellina Igp.

Dunque, nel tempo le abitudini alimentari cambiano e non sempre c’è una correlazione con il passato. L’unica cosa certa è che in Italia la qualità in tal senso è davvero alta. In molte regioni dello stivale, soprattutto quelle del centro-nord, la produzione di salumi e formaggi è una sorta di tradizione, che viene emulata (con risultati non proprio eccellenti) ed invidiata in tutto il mondo.

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