Ragazzo suicida a Fossombrone. Il 23enne si è impiccato dopo essersi schiantato con la Volvo V 50 che il padre aveva acquistato da pochi mesi
Tragedia nella provincia di Pesaro e Urbino, per la precisione a Fossombrone, dove un ragazzo di appena 23 anni si è tolto la vita, impiccandosi. Con tutta probabilità alla base del folle gesto c’è l’incidente fatto con la Volvo 50 V del padre (schianto contro un palo della segnaletica). L’automobile immatricolata nel 2004 era stata acquistata da pochi mesi dopo tanti sacrifici. Il ragazzo in preda ai sensi di colpi non ha retto l’emozione e ha deciso di farla finita. Gli indizi sembrano tutti spingere in questa direzione, ma le indagini non hanno ancora dato un verdetto certo in tal senso.
Dopo l’impatto il giovane ha camminato per oltre quattro chilometri in direzione casa (viveva da solo), dove poi si è suicidato con una corda. A lanciare l’allarme è stato il padre che ha ritrovato il corpo esanime. La vettura è stata invece ritrovata sul ciglio della strada, dove era stata abbandonata in seguito al violento impatto. Adesso si sta cercando di ricostruire il tutto e di mettere insieme i tasselli di una vicenda tanto drammatica quanto difficile da concepire, che ha diversi punti ancora oscuri.
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Ragazzo suicida: i casi analoghi
Ormai tra i giovani, è sempre più diffusa questa piaga. Nel mondo è la seconda causa di morte tra i ragazzi e in Italia la situazione è purtroppo abbastanza conforme a quanto avviene in altre parti del globo. La stima è di 200 decessi all’anno per suicidio per la fascia d’età fino a 24 anni. In totale sono più di 4000 i suicidi che vengono registrati nel Bel Paese ogni anno. Secondo i dati Istat la tendenza è comunque in calo, ma sono molteplici i comportamenti autolesionistici da parte dei giovanissimi. Insomma, un problema sociale su cui serve maggiore sensibilizzazione.
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