L’artista di strada Daniela Carrasco, “el Mimo”, è stata trovata impiccata ad un albero in Cile: sui social monta la ricerca della giustizia con #JusticiaparaMimo
Il cadavere dell’artista di strada e attivista “el Mimo“, Daniela Carrasco ha sconvolto il Cile e il mondo intero, e sui social sono in tantissimi a chiedere verità e giustizia sul suo decesso: l’hashtag #JusticiaparaMimo si sta infatti diffondendo a macchia d’olio.
Daniela è stata ritrovata impiccata ad un albero sito in un parco all’interno della periferia di Santiago del Cile.
La ragazza aveva partecipato attivamente alle manifestazioni di protesta contro il Carovita di cui tanto si parla sin dal 14 ottobre. Nei primi momenti dal ritrovamento del cadavere, molti avevano pensato al suicido.
Tuttavia altre teorie si stanno man mano affermando per quella che secondo la polizia scientifica sarebbe una morte per soffocamento. Le perizie, inoltre, secondo quanto affermato da Tgcom24, sono arrivate alla famiglia della ragazze circa un mese dopo dal decesso.
Paura oggi per Silvio Berlusconi: il leader di Forza Italia è caduto ed è stato trasportato urgentemente in ospedale
Morte “simbolo” e l’ipotesi violenza e tortura: cosa è accaduto in Cile a Daniela Carrasco e cosa chiedono i social con #JusticiaparaMimo
Sui social network circolano alcune voci che affermano che l’ultima vota in cui è stata vista Daniela Carrasco, fosse sotto custodia delle forze dell’ordine. L’autopsia svolta dalla scientifica ha rilevato la morte per soffocamento della ragazza, mentre non ci sarebbero segni di violenza sessuale.
Di altro avviso sono però le femministe di Ni Una menos, che sostengono ben altro. Per loro infatti, “el Mimo” sarebbe stata “violentata, torturata, nuovamente violentata fino al punto di toglierle la vita”.
In tanti parlano anche di morte “simbolo”: la ragazza cioè sarebbe stata uccisa, secondo tale ipotesi, per lanciare un messaggio alle donne del Cile intente a protestare e manifestare il dissenso.
Sulla situazione cilena è intervenuto il presidente Piñera che ha ammesso “un eccessivo uso della forza”. Il presidente ha inoltre aggiunto che ci sono stati “abusi e i diritti di tutti non sono stati rispettati”. A tal riguardo, si è impegnato, promettendo che quanto accaduto non sarà impunito.
In Italia intanto si sta parlando molto del Movimento 5 stelle e della decisione presa dagli iscritti alla piattaforma Rousseau in merito alle regionali: ecco cosa è successo.