Dati Istat: sempre più difficile fare carriera per le mamme italiane

Secondo i dati raccolti dall’Istat le mamme italiane non riescono a conciliare la famiglia e la carriera e in alcuni casi sono costrette a lasciare il lavoro

Istat mamme
Dati Istat mamme lavoratrici in Italia (Instagram)

Il cambio di stile nelle abitudini quotidiane, non ha cambiato il binomio donna-casa, che continua ad imperversare. Una situazione non proprio rosea, soprattutto per quanto riguarda il lavoro, in quanto spesso e volentieri le donne non riescono a conciliare il ruolo di mamma con quello di lavoratrici.

Secondo i dati raccolti dall’Istat “appena” il 57% riesce a tener testa alle due attività, compiendo sforzi e sacrifici di grande importanza. Decisamente negativo vista anche la situazione in Italia, in cui sono praticamente necessari i due stipendi per poter mettere su famiglia.

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Istat mamme: i dati nel dettaglio

Mamme Istat
Bambini (GettyImages)

In virtù della suddetta situazione, l’11% delle donne rinunciano al lavoro per potersi dedicare alla crescita dei propri figli. Una percentuale che se rapportata con la media europea (3,7%), lascia in dote una serie di riflessioni. Nel meridione il quadro è ancor più “drammatico” con una donna su cinque che opta per l’abbandono della carriera. L’altra faccia della medaglia, è quella dell’89,3% dei padri, che riesce a mantenere lo stato occupazionale.

Dunque sono le persone di sesso femminile a modificare le proprie abitudini di vita per il “bene” della famiglia. Addirittura il 38,3% delle lavoratrici hanno dichiarato di averlo fatto, magari optando per un part time o facendosi aiutare da qualcuno. Per quanto concerne gli uomini, appena l’11,9% si è adattato in maniera differente dopo la paternità.

Coloro che ricorrono ad aiuti nella gestione dei figli (decidendo quindi non rinunciare al lavoro), optano per lo più su amici e parenti (in particolar modo sui nonni) anziché sui servizi pubblici come asili nido, ludoteche e baby sitter (circa il 38%). Una situazione dovuto all’eccessivo costi dei servizi o alla mancanza di disponibilità di posti nei vari tipi di asilo. Ad onor del vero diverse mamme hanno affermato di avere bisogno di questo genere di strutture (il 23% per chi ha figli al di sotto dei 5 anni).

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